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Sondaggio Ipsos: Gli italiani tornano a credere nel mattone, è l'investimento preferito dal 29%
GTRES

Sebbene la crisi non sia ancora alle spalle, si evince un rinnovato ottimismo dai risultati dell'annuale sondaggio Ipsos-Acri. Se aumenta il numero degli italiani che tornano a risparmiare, è in crescita anche la percentuale di chi torna a credere nel mattone. L'investimento immobiliare è il preferito dal 29% degli intervistati, con punte del 32-34%

Torna la fiducia nel mattone

Dopo il tonfo dello scorso anno, quando la preferenza degli italiani per il mattone aveva toccato il minimo storico (solo il 24% degli intervistati) -  a causa soprattutto dell'aumento delle tasse - quest'anno l'immobiliare è l'investimento preferito dal 29% degli intervistati.  La percentuale tocca punte del 32-34% nel Centrosud, lontane anni luce dal 70% del 2004 e del 2006.

Secondo l'indagine, l'investimento preferito resta comunque la liquidità, anche e il risparmiatore italiano è sempre più refrattario al rischio, anche perché non si sente abbastanza tutelato da leggi e controlli. 

Diminuisce l'ansia verso il futuro

Sebbene la crisi sia ancora presente nei pensieri e nella vita degli italiani, sembra che il pensiero nascosto di molti sia "la crisi c'è, ma non per me". Migliorano infatti le prospettive personali e anche quelle nazionali. 

Le famiglie colpite direttamente dalla crisi sono ancora molte - 1 su 4 (il 25% contro il 27% del 2014 e il 30% del 2013) – ma il numero di soddisfatti rispetto alla propria situazione economica (il 55% della popolazione), per la prima volta dopo quattro anni, supera quello degli insoddisfatti: di ben 10 punti percentuali. Tutte le aree del Paese denotano un miglioramento, ma questo è particolarmente visibile nel Nord Ovest, dove sono soddisfatte 2 persone su 3 (67% di soddisfatti, +9 punti percentuali rispetto al 2014). Al contempo si riduce il numero di coloro che denunciano un peggioramento del proprio tenore di vita.

Nel 2015 sono il 18%, contro il 23% del 2014, il 26% del 2013 e del 2012. Inoltre 1 italiano su 20 (5%) dichiara di aver sperimentato un miglioramento del proprio tenore di vita, accreditando un’importante inversione di tendenza, quantunque di misura contenuta, rispetto a un dato che era andato riducendosi anno dopo anno a meno del 2%.

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