Un fondo dedicato al recupero di iniziative immobiliari, incompiute e invendute, collegate a finanziamenti detoriati in ottica social housing. Si tratta di Bernina Social Housing, sottoscritto da Cdp Investimenti Sgr S.p.a, il Fondo Investimenti per l'Abitare (Fia) e Il gruppo Credito Valtellinese (Gruppo Creval).
Bernina Social Housing è stato istituito da Prelios SGR, selezionata dal Gruppo Creval per la strutturazione e la gestione dell’iniziativa. Il Fondo sarà dedicato in via esclusiva all’investimento in immobili - di proprietà di clienti del Gruppo Creval, ai quali sono stati erogati finanziamenti per lo sviluppo di progetti immobiliari, allo stato incompiuti e/o invenduti- da destinare ad iniziative di edilizia residenziale a favore delle fasce dei cittadini più deboli nei territori di operatività di Creval.
Il Fondo, la cui durata è prevista in 25 anni, è stato interamente sottoscritto per cassa dal FIA- che potrà arrivare sino al 80% delle quote in circolazione - e dal Gruppo Creval. L’obiettivo di raccolta del Fondo è di 100 milioni di euro. Il primo closing è stato effettuato in data odierna per un ammontare di 25 milioni di euro, di cui 15 sottoscritti da FIA e 10 da Creval.
La maggior parte degli immobili (almeno il 50%) sarà destinata alla locazione a canoni calmierati, mentre una parte residuale del portafoglio che verrà acquisito dal Fondo sarà destinata all’affitto con opzione di riscatto a 8 / 10 anni e solo in minima misura alla vendita convenzionata immediata.
Già da alcuni mesi Prelios SGR è impegnata nell’analisi e selezione del portafoglio del Fondo esaminandone le caratteristiche anche sotto il profilo societario e patrimoniale dei titolari delle iniziative immobiliari.
“Per il Gruppo Creval l’iniziativa rientra nel più ampio novero di interventi per la gestione dei crediti problematici, aggiungendosi alle partnership strategiche recentemente sottoscritte con Cerved per la gestione dei crediti in sofferenza e con Yard Credit Management per la gestione dei crediti immobiliari classificati tra le inadempienze probabili – ha dichiarato Miro Fiordi, amministratore delegato della banca - Nel contempo, l’operazione è pienamente coerente con i principi di responsabilità sociale del Gruppo Creval, volti al sostegno dei territori di riferimento.”
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