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Le previsioni di banche come Morgan Stanley, Sociéte Générale, Citigroup, Royal Bank of Scotland, del miliardario Carl Icahn e di economisti come Andrew Smithers non mostrano nulla di buono per i prossimi mesi. Si parla di un ulteriore calo del petrolio, di una nuova recessione globale, di un abbassamento senza precedenti dei tassi di interesse in Cina e di un crollo di Wall Street.

Di certo ci troviamo in un momento complicato e i mercati sono consapevoli dei rischi a cui possono andare incontro. Ma se questi pericoli non sono nuovi, ad essere nuove sono le drammatiche conseguenze che lasciano presagire alcuni esperti. Ecco le principali previsioni apocalittiche.

- Una caduta del 75% di Wall Street. Secondo Société Générale le probabilità di una carneficina dei mercati e di un nuovo rallentamento dell’economia globale non sono così scarse. A quanto pare, sarebbe stata creata l’illusione di una ripresa economica e staremmo entrando in una nuova recessione. La Borsa statunitense potrebbe cadere fino al 75%.

- “Vendi. Vendi tutto”. Rbs prevede un anno di alta tensione per gli investitori. Come reso noto dal Guardian, Royal Bank of Scotland prevede un anno catastrofico e l’unico consiglio è quello di non giocare in Borsa. Meglio vendere tutto, tranne i prodotti più sicuri.

- Gli Stati Uniti andranno in recessione e la Cina porterà i tassi allo 0%. Secondo la Reuters, gli esperti di Citigroup ritengono che ci sia il 65% delle possibilità che gli Stati Uniti entrino in una fase recessiva, mentre la Cina dovrà abbassare in modo deciso i tassi di interesse per far fronte alle pressioni deflazionistiche e ai rischi della crescita economica. Si potrebbe arrivare allo 0%. Il miliardario Carl Icahn ritiene che ci troviamo di fronte a problemi molto seri.

- Il petrolio può scendere a 10 dollari al barile. Secondo Morgan Stanley, il prezzo del petrolio è destinato a scendere ancora. Si parla di 20 dollari al barile, ma altri analisti come Standard Chartered prevedono una caduta di anche 10 dollari al barile.

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stefano
15 Gennaio 2016, 15:47

DIN DON DIN DON

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