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In 3 anni i fondi esteri hanno investito 11 miliardi nell’immobiliare italiano
GTRES

L’interesse dei fondi sovrani e degli asset manager internazionali verso l’immobiliare italiano è elevato. In tre anni sono stati investiti 11 miliardi. Secondo quanto emerso dall’analisi elaborata dall’ufficio studi di Sorgente Sgr in collaborazione con Federimmobiliare e il patrocino di Assoimmobiliare, presentata al Mipim di Cannes, Qatar, Stati Uniti, Russia, Turchia e Cina sono stati i Paesi maggiormente attratti dal mercato italiano del real estate, che nel 2015 è cresciuta del 3,7% in termini di fatturato.

L’interesse per Milano e Roma

Grazie soprattutto alla prospettiva di una maxi riconversione dell’areaExpo, Milano si posiziona oggi all’ottavo posto nella classifica delle città europee più attraenti per gli operatori immobiliari, mentre per tasso di crescita degli investimenti è seconda. Più in basso in classifica si trova Roma che, comunque, dopo Milano, rappresenta la città italiana più ricercata dai capitali esteri.

Segnali di ripresa dopo 8 anni di crisi

Il report ha evidenziato come, dopo quasi 8 anni di crisi, il settore immobiliare italiano stia finalmente mostrando segnali di ripresa. Tra le acquisizioni messe a segno da operatori internazionali si ricordano quelle del Qatar (Milano Porta Nuova, la sede di Credit Suisse, l'Hotel Excelsior Gallia e investimenti in Costa Smeralda ed a Roma), del fondo sovrano dell’Azerbaijan che ha rilevato Palazzo Turati a Milano, dei due fratelli russi Musa e Dani Bazhaev che hanno acquisito il Forte Village in Sardegna, del turco Ferit Faik Sahenk che ha comprato l’Hotel Aldrovandi a Roma e del cinese Guo Guangchang che ha rilevato Palazzo Broggi a Milano.

La situazione dei diversi settori

Analizzando i singoli settori, nel 2015 si registra l’aumento del numero di compravendite nel comparto residenziale (+3,7%), in crescita anche il mercato direzionale (+3,3%), per l’arrivo di nuovi investitori privati esteri, mentre il settore commerciale mantiene un andamento altalenante. Bene il settore alberghiero in Italia (+10% rispetto al 2014), con investimenti che hanno riguardato soprattutto le città di Milano, Roma, Firenze, Venezia e Torino. In rimonta la logistica, che nel quarto trimestre del 2015 ha invertito la tendenza negativa degli ultimi anni, seppure quasi il 70% delle transazioni si concentrino in Lombardia.

Fondi e Siiq

Per quanto riguarda Fondi e Siiq , grazie a recenti misure legislative come la Direttiva Aifmd e al Decreto Competitività, il Nav dei fondi immobiliari italiani è cresciuto del 10,3% nella prima metà del 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, nel 2015 i fondi retail hanno beneficiato delle norme che hanno concesso al Gestore la possibilità di prorogare di due anni la durata in considerazione della difficile congiuntura di mercato. Il rapporto ha sottolineato che i fondi immobiliari attualmente operativi sono 395 in tutto, per un totale di circa 53 miliardi di asset under management e rappresentano circa il 3% del mercato del risparmio gestito in Italia. I fondi immobiliari si confermano non solo il più importante portafoglio privato degli investitori istituzionali italiani, ma anche di quelli stranieri, che sempre più spesso scelgono di utilizzare tale veicolo per effettuare investimenti immobiliari nel nostro Paese.

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