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Tecnocasa, il mercato della casa in uscita dalla crisi più lunga della sua storia
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Il 2015 si chiude con più rosee prospettive per il mercato immobiliare italiano, che ha visto crescere del 6,5% le compravendite e i prezzi rallentare la loro parabola discendente. Il ritorno della fiducia tra gli italiani, la voglia di acquistare casa, ma soprattutto la ripresa dell’erogazione del credito e il basso livello dei tassi di interesse stanno contribuendo a indirizzare il mercato della casa verso l’uscita dalla crisi più lunga che abbia mai vissuto.

Secodo l'analisi dell'Ufficio Studi di Tecnocasa, relativa al secondo semestre del 2015, un ruolo cruciale per il raggiungimento della stabilizzazione dei valori sarà data dalla corretta valutazione degli immobili che sta consentendo e consentirà in futuro di far incrociare più facilmente domanda ed offerta. Nel secondo semestre del 2015 i valori immobiliari sono in diminuzione in tutte le realtà territoriali considerate. Nelle grandi città la contrazione è stata dell’1,8%, nei capoluoghi di provincia dell’1,5% nell’hinterland delle grandi città del -2,5%. Tra le grandi città ancora una volta il miglior risultato spetta a Firenze che chiude con +0,1%, seguita da Verona con -0,5% e, a seguire, Milano e Bologna con -0,8%.

Le aree periferiche delle grandi città hanno perso più di quelle semicentrali e di quelle centrali che, ancora una volta, hanno performato decisamente meglio. L’analisi per aree geografiche vede invece i capoluoghi del Sud Italia chiudere il semestre con -1,1%, seguiti dai capoluoghi del Nord con -1,6% e da quelli del Centro Italia con -2,0%. Ad eccezione dei comuni dell’hinterland, nelle altre realtà il risultato è migliorativo rispetto allo scorso semestre.

L’analisi delle compravendite  evidenzia che il 76,4% ha interessato l’acquisto dell’abitazione principale, il 16,2% l’acquisto ad uso investimento e il 7,4% la casa vacanza. In aumento rispetto al semestre scorso la percentuale di coloro che hanno acquistato la casa vacanza. 

L'analisi di domanda e offerta

Nelle grandi città c'è un aumento della concentrazione su trilocali, quattro locali e cinque locali confermando un trend in atto ormai da semestri: il ribasso dei prezzi ha reso più accessibile l’acquisto dei tagli più grandi. Nelle grandi città il trilocale è la tipologia più richiesta con il 37,5% delle preferenze, seguito dal bilocale con il 25,1%. Il bilocale è la tipologia più richiesta a Milano (dove la concentrazione del trilocale si è avvicinata molto a quella del bilocale) e a Napoli.

Lo stesso trend si registra negli altri capoluoghi di regione dove il trilocale raccoglie poco più del 50% delle richieste. L’analisi della disponibilità di spesa vede un incremento della percentuale sulle fasce di spesa più basse, fino a 169 mila €, indice questo che aumenta chi vuole destinare meno capitale all’acquisto dell’immobile. Lo stesso fenomeno si registra nei capoluoghi di regione. L’analisi dell’offerta nelle grandi città vede prevalere il trilocale con il 35,6%, a seguire il quattro locali con il 23,7% ed infine il bilocale con il 23,1%.

Nel secondo semestre del 2015 i canoni di locazione delle grandi città segnalano una relativa stabilità con un ribasso dello 0,3% per i monolocali ed un aumento dello 0,2% e dello 0,7% per i bilocali e per i trilocali. Per quanto riguarda le motivazioni dell’affitto vediamo che al primo posto c’è la scelta abitativa con il 57,5%, seguita da esigenze di lavoro con il 36,1% e di studio con il 6,4%. Interessanti i dati sulla tipologia di contratto di locazione più stipulato che vede in continua ascesa il ricorso al canone concordato (20,3%).

Quali previsioni per il 2016?

Per i prezzi immobiliari, Tecnocasa, si aspetta una contrazione per il 2016 compresa tra -2% e 0% mentre le compravendite potrebbero attestarsi intorno a 460-470 mila. Secondo l'analisi del sentiment delle agenzie rispetto a sei mesi fa, sono in aumento le percentuali di chi ritiene che i prezzi restino stabili nei prossimi mesi, seguiti da coloro che si aspettano ancora un leggero ritocco verso il basso. Le grandi città, che già nel 2015 sono apparse più dinamiche, continueranno su questo trend che, nel 2016, potrebbe interessare anche i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città. Sul versante delle locazioni ci sarà una sostanziale stabilità dei canoni. L’andamento generale dell’economia e dell’occupazione, incidendo sulla fiducia dei potenziali acquirenti, contribuirà a definire o meno questo scenario di mercato.

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