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Reoco, cosa prevede il decreto crescita
Reoco GTRES

Il decreto crescita ha fornito il modo per gestire con più facilità i crediti deteriorati: la Reoco. Vediamo che cos’è e come funziona.

La disciplina delle Real Estate Owned Company (Reoco) è stata rivista dalla legge italiana per migliorare le probabilità di rientrare dei crediti. Si tratta di società che acquisiscono beni cartolarizzati, ovvero crediti “impacchettati” e rivenduti a prezzo ribassato a società che li possano meglio gestire, per poter nel contempo recuperare almeno parte del denaro ceduto in prestito e difficilmente riesigibile, garantito da beni immobili.

Il Dl 34/2019 prevede che si possa utilizzare la cessione in blocco alla Reoco di beni e diritti oggetto di pegni, privilegi e ipoteche a garanzia di crediti cartolarizzati, singoli ma anche, appunto, in blocco.

Sempre al fine di una migliore gestione, i beni acquisiti dalla Reoco nel corso di una cartolarizzazione sono conteggiati come patrimonio separato rispetto al resto, di modo che non sia permessa, su questa parte del patrimonio, alcuna azione dei creditori interessati.

Varie agevolazioni fiscali sono poi concesse alla Reoco: le imposte catastali e di registro sui beni e diritti ad esempio sono in misura fissa di 200 euro. Stessa entità delle imposte si applica quando la Reoco cede tali beni e servizi a terzi, in caso si tratti di abitazioni principali di soggetti non imprenditori oppure purchè l’acquirente (imprenditore) dichiari di volerli trasferire a sua volta entro cinque anni. Se ciò poi non si verifica, verrà applicata una sanzione del 30% più interessi di mora.

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