I numeri del rapporto sullo student housing di Bonard
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Residenze universitarie, perché gli investimenti rendono sempre di più
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Le residenze studentesche sono sempre più nel mirino degli investitori a causa di una domanda crescente e della maggiore mobilità globale dei ragazzi in cerca di formazione specialistica. Il 2019, secondo un report di Bonard sullo student housing, è stato un anno da record.

Secondo lo “Student Housing Market Report” di Bonard, nel 2019 il numero di transazioni internazionali legate alle residenze studentesche ha superato i 9 miliardi di valore (105 in numero) solo in Australia, Europa e Regno Unito. Se si considerano anche i numeri degli Stati Uniti, le residenze studentesche hanno totalizzato 17,4 milioni di investimenti alla fine del 2018.

Per il 2020 il trend potrà solo migliorare, ragione per cui lo student housing è elencato tra le asset class più interessanti in cui investire (al quarto posto per investimento tout court e al nono per sviluppo), poiché il numero di studenti in mobilità supera di gran lunga la disponibilità di posti letto: al momento in Europa sono presenti solo 107 residenze e ben 82 di queste hanno meno di 5 mila posti letto disponibili.

Nei prossimi 2,5 anni, secondo il team di ricerca, saranno avviati in Europa e Regno Unito altri 338 progetti privati per 130.678 posti letto, oltre ad altri 320 progetti in attesa di essere meglio definiti. I rendimenti nello student housing, specifica Bonard, vanno dal 3,7 al 6% e tra i maggiori takeover si segnalano i portafogli di Atira, Liberty Living e Urbanest

A guidare la domanda, l’elevata mobilità internazionale degli studenti che cresce sempre più, ad un ritmo del 4,3% annuo e indipendentemente dai cicli economici. Questo fatto, accompagnato dalla scarsità di offerta che spalanca le porte alle possibilità di sviluppo, e agli elevati rendimenti, rende lo student housing un obbiettivo molto interessante anche in ottica finanziaria difensiva, trattandosi di un settore anticiclico.

Tra le zone con la migliore probabilità di sviluppo c’è l’Europa continentale (il Regno Unito è già ad un buon livello di saturazione), anche per progetti che includano non solo le residenze studentesche ma anche altre forme di coliving.

A caratterizzare la qualità dell’offerta studentesca c’è una sempre maggiore attenzione ai servizi: lavanderia, cucina, area studio comune, palestra, giardino e luoghi per la socialità.

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