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L’impatto della direttiva “Case Green” approvata dall’Ue si farà presto sentire su tutto il mondo immobiliare. Parola di Barbara Cominelli, Ceo in Italia di Jll, che ha parlato ai microfoni di idealista/news a margine dei Real Estate Awards 2024 organizzati da Regold e focalizzati quest’anno sul tema dell’intelligenza artificiale, del digitale e della sostenibilità ambientale. Tematiche, queste, che secondo Cominelli saranno il driver del mercato immobiliare europeo, in particolare in Italia, una piazza che continua ad essere molto interessante per gli investitori internazionali.

Chi sono gli investitori nel real estate italiano? “Storicamente l’Italia ha sempre avuto un 70-75 per cento di investimenti internazionali, - spiega Cominelli. - Con gli ultimi due anni non brillanti la quota è diminuita, ma il mercato resta interessante per investitori provenienti da Ue, Usa ma anche Middle East. Milano, Roma e le grandi città restano i target, hotel e resort, come anche logistica e studentati, sono gli asset preferiti. L’Italia resta interessante anche per il pricing. Più attraente che in altre zone d’Europa”.

Quale sarà l’impatto della direttiva Case Green? “L’impatto della direttiva case green sarà significativo, al netto dei dettagli da sistemare. Sarà inevitabile un riposizionamento in termini di “greenification”, che andrà adattata necessariamente alla realtà italiana. Il costruito rappresenta il 40 per cento delle emissioni, per abbatterle serve uno sforzo potente, che non si può più rimandare”.

A che punto è l’Italia? “L’Italia non è tra i Paesi che hanno le caratteristiche migliori per quanto riguarda l’ESG ma tante forze stanno accelerando il cambiamento. Gli investitori sono sempre più focalizzati sulla greenification dei portafogli, divenuta una vera e propria esigenza dei tenant. Tutte le aziende hanno obbiettivi net zero entro il 2040-2050 e sono quindi disposti ad investire per raggiungerli; il “green” muove, di conseguenza, un 8-10 per cento dei canoni. Jll si occupa del mondo commerciale, ma si tratta di un volano che si può estendere ad altro, come anche la spinta alla rigenerazione. Il momento è favorevole;  dopo anni in cui abbiamo nicchiato per accelerare gli investimenti, il green e il digitale possono dare la giusta spinta rafforzandosi a vicenda”.

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