In un contesto europeo segnato da una crisi edilizia, Aberdeen Investments intravede segnali positivi per il mercato immobiliare, con un miglioramento delle previsioni di rendimento. Secondo la società globale di investimenti, la scarsità di nuove costruzioni e un rinnovato interesse per asset di alta qualità potrebbero sostenere i valori immobiliari e favorire una nuova fase di crescita.
Residenziale e logistica in primo piano
Aberdeen Investments conferma la propria preferenza per i settori residenziale e logistico, i più resilienti e dinamici nell’attuale scenario economico. Il comparto build-to-rent nel Regno Unito, ad esempio, sta guadagnando terreno, anche grazie alla joint-venture con John Lewis Partnership. Nel 2024, gli investimenti residenziali della società hanno superato i 10 miliardi di euro, segnale di fiducia nella tenuta di questo segmento.
Crisi dell’edilizia: ostacolo o opportunità?
L’UE sta attraversando un momento critico sul fronte delle costruzioni. Secondo Eurostat, a dicembre 2024 i nuovi appalti edilizi sono calati del 14% rispetto all’anno precedente. Costi di costruzione elevati, finanziamenti difficili da ottenere e incertezze geopolitiche – inclusi i timori legati all’impatto economico di un possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca – stanno ostacolando la ripresa del settore. Tuttavia, Aberdeen Investments sottolinea che questi vincoli di offerta, nel breve termine, possono tradursi in un supporto ai rendimenti immobiliari, spingendo in alto gli affitti e le valutazioni.
Anne Breen, responsabile globale del settore immobiliare di Aberdeen Investments, ha dichiarato:
"La correzione del mercato immobiliare è ormai alle spalle. Siamo entrati in una nuova fase di crescita per gli asset di alta qualità. I vincoli edilizi sono un freno alla crescita di lungo periodo, ma nel breve termine sostengono il valore degli immobili già esistenti".
Segnali di ripresa per il settore uffici
Un dato rilevante riguarda il mercato degli uffici, che Aberdeen Investments non considera più un freno ai rendimenti. La flessione dei valori si è attenuata, e per il 2025 si prevede un punto di svolta in mercati chiave come il West End di Londra, il CBD di Parigi e Madrid, e il centro di Amsterdam. In queste aree, si attendono addirittura rendimenti a due cifre, grazie alla forte domanda di spazi di alta qualità.
Nel Regno Unito, gli uffici del West End sono saliti nella classifica interna dei settori più promettenti, passando dal 12° al 5° posto, mentre quelli di Mid Town sono saliti al 17° posto dal 23°. Un cambio di passo significativo che riflette l’aumento della fiducia degli investitori.
Previsioni al 2027: rendimento del 9% in Europa
Aberdeen Investments prevede rendimenti annualizzati del 9% nei prossimi tre anni per gli immobili europei, con il Regno Unito leggermente sotto tale soglia a causa di costi di finanziamento ancora elevati e un rallentamento nella discesa dei tassi di interesse. A livello geografico, i mercati più promettenti sono Paesi Bassi, Spagna, Portogallo, Danimarca e Francia, mentre si attendono performance inferiori per Repubblica Ceca, Svizzera e Polonia.
Guardando ai settori, si prevede che la logistica, il residenziale, gli uffici centrali, i retail park e gli hotel avranno una performance superiore rispetto al mercato generale. I settori retail più deboli e alcune tipologie di uffici di bassa qualità, invece, continueranno a soffrire.
Anne Breen conclude:
"Anche se siamo stati cauti sugli uffici negli ultimi anni, oggi vediamo segnali di ripresa e prevediamo che l’assenza di esposizione in questo settore potrebbe penalizzare gli investitori nel medio termine. La domanda è: quando tornerà il momento giusto per investire, e quali saranno le caratteristiche vincenti degli uffici del futuro?"
Nel complesso, Aberdeen Investments lancia un messaggio di cauto ottimismo: in un’Europa che costruisce sempre meno, chi già possiede immobili di alta qualità potrebbe trovarsi in una posizione di vantaggio.
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