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Basteranno i tagli a salvare l'economia?

La politica restrittiva aggrava la situazione di crisi, alimenta la speculazione e puó condurre alla deflagrazione della zona euro. Serve una svolta politica economica per scongiurare una caduta ulteriore dei redditi e dell'occupazione. Cento economisti scrivono al governo, al parlamento, alle istituzioni italiane, all'ue, alle parti sociali e al presidente della repubblica per spiegare le loro preoccupazioni rispetto alla manovra e alla linea dura europea. Cosa rischiamo?

"La gravissima crisi economica globale, e la connessa crisi della zona euro, non si risolveranno attraverso tagli ai salari, alle pensioni, allo stato sociale, all'istruzione, alla ricerca, alla cultura e ai servizi pubblici essenziali, nè attraverso un aumento diretto o indiretto dei carichi fiscali sul lavoro e sulle fasce sociali più deboli", così inizia la lettera dei cento economisti contro la manovra voluta dal clima di austerità europeo

Ma l'inutilità della manovra è il meno: secondo i professori d'economia italiani, infatti, in questo modo "si corre il pericolo che l'attuazione in Italia e in europa delle cosiddette "politiche dei sacrifici" accentui ulteriormente il profilo della crisi, determinando una maggior velocità di crescita della disoccupazione, delle insolvenze e della mortalità delle imprese, e possa ad un certo punto - stando all'analisi degli economisti - costringere alcuni paesi membri a uscire dall'unione monetaria europea"

Uno dei punti fondamentali su cui batte la lettera è che non bastano i tagli, la cosa necessaria è rivedere il modello economico. La crisi, infatti - secondo gli economisti - è nata dall'"allargamento del divario mondiale tra una crescente produttività del lavoro e una stagnante o addirittura declinante capacità di consumo degli stessi lavoratori"

Ciò che va fatto a pareri dei 100 richiedenti è "aprire un franco e ampio dibattito sulle motivazioni e le responsabilità dei gravissimi errori di politica economica che si stanno compiendo, sui conseguenti rischi di aggravamento della crisi e di una deglagrazione della zona euro e sulla urgenza di una svolta di politica economica europea

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2 Commenti:

16 Giugno 2010, 10:57

Perché la gente intelligente non diventa mai ministro?

17 Giugno 2010, 10:09

Mi stavo ponendo la stessa domanda.
Forse perchè a fare il libero professionista si guadagna molto di più?

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