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Se ne è parlato tanto e molto tempo è trascorso, ma adesso anche i lavoratori autonomi potranno godere di diritti quali maternità, malattia, gravidanza. Con il via libera definitivo del Senato al Jobs Act autonomi arrivano importanti novità per due milioni e mezzo di lavoratori.

La legge è composta da 22 articoli e garantisce tutele e diritti. Vediamo alcune delle principali novità che riguarderanno due milioni e mezzo di lavoratori autonomi, in molti casi non iscritti ad alcun albo e senza rappresentanza sindacale.

Pagamento fatture – Non sarà possibile saldare le fatture oltre i 60 giorni e qualunque clausola lo preveda sarà considerata nulla. Saranno inoltre abusive le clausole con le quali il committente cambia unilateralmente le condizioni del contratto. E non sarà più possibile rifiutarsi di stipulare il contratto in forma scritta.

Spese corsi aggiornamento professionale e orientamento – Vengono estese a 10.000 e 5.000 euro le spese deducibili per corsi di aggiornamento professionale e orientamento. Nel dettaglio, sarà possibile dedurre integralmente le spese per master, corsi di formazione e convegni entro un tetto annuo di 10.000 euro e le spese per servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all’auto-imprenditorialità entro un tetto annuo di 5.000 euro.

Maternità – Durante la maternità non scatterà più l’astensione obbligatoria, sarà dunque possibile ricevere l’indennità di maternità pur continuando a lavorare. Per gli iscritti alla gestione separata Inps, i congedi parentali saliranno da 3 a 6 mesi e dovranno essere sfruttati entro i primi tre anni di vita del bambino. La lavoratrice futura mamma potrà poi concordare con il committente di essere sostituita da una persona di fiducia in possesso dei requisiti professionali.

Tempi di riposo – Negli accordi tra impresa e lavoratore autonomo dovranno essere rigidamente disciplinati i tempi di riposo (il cosiddetto diritto alla disconnessione).

Malattia o infortunio – In caso di malattia o infortunio chi svolge un’attività continuativa per un committente potrà essere garantito. Il rapporto di lavoro con il committente non sarà estinto, ma sospeso per un massimo di cinque mesi. Chi è costretto a sospendere il suo rapporto di collaborazione per più di 60 giorni potrà interrompere il versamento dei contributi e dei premi assicurativi per un massimo di due anni.

Indennità di disoccupazione – L’indennità di disoccupazione Dis-Coll diventerà un istituto permanente per i lavoratori con contratto co.co.co iscritti alla gestione separata Inps, non pensionati e privi di partita Iva. E dal 1° luglio 2017 verrà estesa anche agli assegnisti e ai dottorandi di ricerca con borsa di studio.

Lavoro agile –Viene definito il concetto di “smart-working” (lavoro agile). Tale modalità flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato dovrà avvenire in parte all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, senza una postazione fissa ed entro i limiti di durata massima dell’orario di lavoro. I compensi e le clausole dovranno essere gli stessi dei lavoratori interni all’azienda che svolgono le medesime mansioni. Le spese per svolgere un incarico sostenute dal datore di lavoro non andranno a incidere sul reddito della partita Iva. Viene estesa anche agli autonomi la disciplina relativa all’abuso di dipendenza economica che disciplina i rapporti tra le imprese e vieta al più forte di determinare nei rapporti commerciali un eccessivo squilibrio di diritti e obblighi. Il lavoro agile è risolvibile unilateralmente da entrambe le parti, purché venga dato un preavviso. In questo caso, la prestazione di lavoro ritorna alle modalità di tempo e di luogo ordinarie.

Bandi di gara – I lavoratori autonomi potranno unirsi in reti, consorzi o forme associate, per accedere ai bandi di gara per partecipare con meno vincoli all’assegnazione di appalti privati.

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