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Qs, società di consulenza specializzata in formazione, ha elaborato il Graduate Employability Rankings: una classifica degli atenei che offrono più opportunità agli studenti. Vediamo, dunque, quali sono le università che permettono di trovare più lavoro.

La classifica è stata realizzata su un campione di 600 poli mondiali. I cinque fattori considerati sono reputazione fra i datori di lavoro (30%), carriera degli allievi (25%), accordi con le aziende (25%), networking tra studenti e recruiter (10%) e tasso di occupazione a 12 mesi dal titolo.

Stanford – Fondata nel 1891, la californiana Stanford University svetta nella classifica Qs per la “promozione dell’occupabilità” dei suoi laureati. A brillare sono soprattutto partnership con le imprese, opinione dei datori di lavori e risultati professionali degli ex allievi (tutti e tre con un punteggio di 100/100). Il tasso di occupazione è dell’86%.

University of California (Ucla) – La University of California ha conquistato quest’anno il secondo gradino del podio. A pesare sono soprattutto gli student outcomes, i risultati degli studenti, valutati con un punteggio di 100/100. Il tasso di occupazione è pari al 92,8%.

Harvard University – La Harvard University si trova sul terzo gradino del podio di Qs. Il tasso di occupazione dei laureati è pari all’86,2% e la valutazione dell’ateneo è di 100/100 nella reputazione tra le imprese, di 99,3 nella rete di partnership siglate con le aziende.

Massachusetts Institute of Technology (Mit) – Il Massachussets Institute of Technology (Mit) gode di una employer reputation valutata dal ranking con un punteggio di 100/100 e un rapporto con le imprese che viaggia su un punteggio di 97,6. Secondo i dati offerti dallo stesso ateneo, i laureati ricevono uno stipendio di 84.882 dollari dopo il bachelor of arts e 86.307 dollari dopo il master of sciences, con picchi di oltre 111mila dollari per chi ha scelto studi in ingegneria.

The University of Sidney – L’University of Sidney raggiunge un tasso di occupazione che sfiora il 100%: il 96,9%, spinto all’insù da standard anche maggiori nella connessione tra datori di lavoro e studenti (99,7%) e nelle partnership con le imprese (97,4%). N

University of Cambridge – L’University of Cambridge è la sesta università più valutata dai datori di lavoro globali. Oltre a un tasso di occupazione degli ex allievi che sfiora il 95%, l’ateneo vanta standard di carriera dei suoi studenti valutati al 99,8/100.

The University of Melbourne – L’University of Melbourne brilla soprattutto per il tasso di occupazione dei suoi allievi, pari al 98,7%, anche grazie a un buon legame tra datori di lavori ed ex allievi (93,7/100).

University of Oxford – Per quanto riguarda l’University of Oxford, risultati degli allievi e reputazione tra i datori di lavoro hanno un punteggio di 100/100, mentre il tasso di occupazione dei laureati dall’ateneo viaggia sul 91,1%.

University of California, Berkeley (Ucb) – L’University of California (Berkley) si colloca in nona posizione grazie a un’elevata reputazione tra i datori di lavoro (99,5/100) e un tasso di occupazione dei suoi ex allievi che raggiunge quasi 9 casi su 10. Non benissimo il networking tra datori lavoro e studenti, con un punteggio di 60,4/100.

Tsinghua University – Situata a nord-ovest di Pechino, la Tsinghua University è l’unica cinese a comparire nella top 10 del ranking Qs per l’occupabilità dei suoi laureati. L’investimento nella ricerca scientifica si rispecchia nei 149 istituti ospitati dall’ateneo e da uno dei più proficui rapporti studenti-datori di lavori: 99,8/100, superiore anche alla valutazione delle partnership con le imprese (98,5).

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