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Si parla ormai da un po’ di tempo del cumulo gratuito dei contributi dei professionisti. L’Inps ha pubblicato la circolare 140/2017 con la quale ha spiegato chi può beneficiare di questa possibilità, quali sono le pensioni che possono essere liquidate e quali sono le regole di calcolo della prestazione, ma manca ancora tutta la parte operativa.

Per poter avviare la procedura grazie alla quale ottenere la pensione attraverso il cumulo dei contributi presenti nelle gestioni dei liberi professionisti e le gestioni Inps sono necessarie delle convenzioni. Queste convenzioni devono definire una procedura informatica unica da adottare per il calcolo della pensione, assieme alle modalità per il trasferimento di denaro dalle casse all’Inps, che pagherà una prestazione unica ai professionisti.

Con il cumulo dei contributi, che consente di sommare gratuitamente la contribuzione presente in casse diverse, ai fini dell’ammontare del trattamento ogni gestione liquida la propria quota con le regole del proprio ordinamento, ma è solo l’Inps ad occuparsi dei pagamenti. Questo significa che le diverse gestioni dovranno versare all’istituto l’ammontare di propria competenza. E saranno le convenzioni da adottare a dover stabilire con quanto anticipo e con quale frequenza le casse dovranno fare i bonifici all’Inps.

Al momento, dunque, non essendoci le convenzioni tra l’Inps e le casse professionali, manca la piena operatività della misura. Sebbene siano già state presentate centinaia di domande di cumulo alle varie gestioni dei liberi professionisti, le casse non possono dar corso alle richieste.

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