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La scuola italiana boccia di meno. Negli ultimi anni, dal 2013, secondo le elaborazioni de Il Sole 24 Ore su dati Miur, si è registrato un aumento quasi del doppio di promossi alle superiori. Il che non sarebbe tanto dovuto ad un improvviso aumento di cultura da parte dei ragazzi, quanto ad un progressivo allentamento dei criteri di valutazione da parte dei docenti. Ad esempio, il decreto attuativo della legge 107, varato nel 2017 da Valeria Fedeli, ha previsto la promozione, deliberata dal consiglio di classe, «anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento», dunque anche in caso di attribuzione di uno o più voti inferiori a sei decimi.

Promossi e bocciati
I promossi alle superiori Il Sole 24 Ore

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