Manuel Pasqua, Ceo di Iad Italia: "La dematerializzazione permette migliori servizi a costi inferiori"
Commenti: 1
manuel_pascua_02_home_2
IAD Italia

Gli agenti immobiliari resistono alla pandemia mettendo in atto nuove strategie e seminando oggi per raccogliere in futuro, quando l'emergenza sarà finita. Nella sua prima intervista dello speciale "Agenti tra le mura di casa" idealista/news ha interpellato Manuel Pasqua, Ceo di Iad Italia, per conoscere ciò che la sua azienda sta mettendo in atto per restare in sella.

Come vivete il fermo forzato dalle attività a causa della clausura da coronavirus? In che modo state organizzando il lavoro? Quali tecnologie state utilizzando?

Il fermo forzato rappresenta una sfida per tutti, ma proprio per questo può essere visto anche come un’opportunità per crescere e trovare nuove soluzioni e metodi di lavoro. La dematerializzazione delle agenzie fisiche è alla base del nostro modello e Iad ha fin dalla nascita del gruppo fatto delle tecnologie digitali un elemento fondamentale del proprio DNA. Queste caratteristiche ci hannopermesso di reagire con tempestività alla sfida della quarantena e di proseguire con l’operatività.

Ogni giorno organizziamo dei meeting in videoconferenza con i consulenti Iad di tutta Italia per coordinare le attività, condividere suggerimenti per l’operatività ed erogare formazioni in formato webinar, sfruttando al massimo la situazione per incrementare ulteriormente la qualità dei nostri servizi e la professionalità con cui seguiamo i clienti. Abbiamo già individuato una serie di best practices che permettono ai nostri consulenti di condurre visite a distanza, di raccogliere nuovi incarichi e proposte d’acquisto grazie alla firma elettronica e individuare nuovi immobili grazie ai nostri tool di ricerca.

Grazie agli oltre 100 sviluppatori informatici del gruppo iad possiamo avvalerci di diversi strumenti proprietari come, ad esempio, la nostra esclusiva app per segnalatori o la nostra piattaforma di valutazione, che grazie a un algoritmo avanzato è in grado di confrontare le caratteristiche di un immobile con le altre proprietà e lo storico delle vendite della zona, per offrire al cliente un report accurato e basato sulla situazione reale dell’area di suo interesse.

Quali strategie di marketing immobiliare è possibile mettere in atto in questo momento? Cosa seminare oggi per raccogliere domani?

Ora più che mai è importante restare vicini ai nostri clienti e soddisfare le loro aspettative al meglio delle nostre possibilità. Le visite a distanza e gli open house digitali con i Virtual Tour e le videochiamate sono un esempio perfetto: ci permettono di portare avanti i progetti immobiliari in corso e mostrare in anteprima le proprietà alle persone interessate, per poi programmare un sopralluogo di presenza una volta che la quarantena sarà conclusa.

Oltre alle attività strettamente legate al marketing è molto importante dedicare del tempo alla formazione, altro elemento essenziale del nostro DNA. Quando potremo riprendere completamente le attività sarà indispensabile ripartire con il miglior slancio possibile, e l’aggiornamento costante delle proprie competenze è la migliore garanzia di successo in questo senso. Dall’inizio della quarantena abbiamo già tenuto oltre 30 classi dedicate al social media marketing immobiliare, all’ottimizzazione degli annunci, alla ricerca di incarichi sul web e molte altre tematiche fondamentali,dagli ambiti legali a quelli tecnici. Nelle prossime settimane continueremo con questo ciclo di incontri quotidiani, per garantire ai nostri consulenti il miglior supporto possibile e aiutarli a proseguire nelle attività nonostante la sfida del confinamento.

A che punto era il vostro mercato di riferimento, come è cambiato e come potrebbe cambiare poi?

Già da un paio d’anni il settore immobiliare ha dimostrato una grande attenzione per l’innovazione e l’implementazione delle nuove tecnologie all’interno delle proprie attività produttive. La sfida del coronavirus ci ha obbligati ad accelerare in queste innovazioni e ad abbracciare con convinzione tutte le opportunità offerte dalla digitalizzazione e da nuove modalità di lavoro come lo smartworking. I nostri consulenti ad esempio, grazie alla dematerializzazione delle agenzie, possono operare ovunque, senza limiti territoriali e con la massima flessibilità, abbattendo i costi operativi al minimo.

Sul lungo periodo, quello in cui crediamo noi di Iad è un settore in cui l’agente immobiliare sia un consulente a 360 gradi. Un imprenditore indipendente ma appartenente ad un gruppo unito da forti valori, in grado non solo di svolgere con professionalità e dedizione le attività di intermediazione, ma di mettere a disposizione dei clienti una vasta selezione di strumenti e servizi per aiutarli a realizzare i propri progetti a partire dalle prime fasi di valutazione fino al rogito. Come sarà il mercato nei mesi immediatamente successivi alla crisi è difficile da dire, ma una cosa è certa: quando si ripartirà noi saremo pronti!

Qual è il vostro sentiment sul marketing immobiliare post coronavirus?

La nostra vision, fin dalla nascita del gruppo, è che la dematerializzazione permetta ai professionisti dell’immobiliare di offrire un servizio di alta qualità riducendo notevolmente i costi di struttura. Dopo questo lungo periodo di lavoro da casa, in cui anche altre realtà e, soprattutto, i clienti avranno modo di constatare le potenzialità del digitale, difficilmente si potrà tornare indietro e rinunciare alle numerose opportunità che offre.

La professionalità e il contatto umano continueranno a essere i valori più importanti che un consulente immobiliare possa offrire, ma chi saprà abbracciare nuove metodologie di lavoro e affiancare ai valori tradizionali gli strumenti dell’era digitale riuscirà senza dubbio ad incrementare notevolmente le sue opportunità di business.

Vedi i commenti (1) / Commento

1 Commenti:

FREEDOMUS IMMOBILIARE DI WALTER CERLINO
17 Aprile 2020, 18:54

Leggo articoli del genere e mi sento con amici che stanno cercando casa sul territorio Nazionale, che da quello che mi raccontano, confermano purtroppo il timore che ho avuto dall'inizio delle misure restrittive. Ci sono strutture che stanno facendo visitare immobili con foto a 360° e "video tour" fatti dai proprietari o occupanti l'immobile (alcuni fatti anche male con stanze praticamente dimenticate).Nulla di scorretto per carità eccetto per me che qualcuno cerca anche di ritirare proposte di acquisto vincolanti sulla base di questi "sopralluoghi".
Che dire... Personalmente ho sempre usato foto a 360°, i virtual tour, le mappe virtuali etc... ma sapere che queste "novità" si stanno usando a questo scopo, mi rende tristemente consapevole che le persone faranno bene ad essere ancora più diffidenti nei confronti della mia categoria, che molto spesso pur di vendere, rischia di trasformare in un incubo, ciò che dovrebbe rendere solo più bella la vita di una persona.

per commentare devi effettuare il login con il tuo account

Pubblicità