Lo spopolamento delle città di medie dimensioni e delle aree rurali è un problema in molti Paesi, anche negli Stati Uniti. Se prima della pandemia esistevano già centri che offrivano incentivi per attirare nuove famiglie, con l'esplosione dello smart working, si sono moltiplicate le località che prevedono esenzioni fiscali o "regali di benvenuto" per attirare i lavoratori agili. C'è chi offre fino a 20mila dollari, circa 17mila euro, tra gift card e incentivi.
Lo scorso dicembre è stato lanciato il sito MakeMyMove, portale che consente alle amministrazioni locali di città e paesi di tutti gli Stati Uniti di annunciare aiuti e incentivi fiscali per attrarre nuova popolazione. Con l'ascesa dello smart working, che è stata l'ancora di salvezza di migliaia di lavoratori in tutto il mondo, la vita vicino al posto di lavoro inizia a entrare nella storia. Fino a 45 città degli Stati Uniti attualmente offrono incentivi in questa direzione.
La maggior parte delle offerte si riassume in esenzioni fiscali, buoni regalo da utilizzare nei negozi del territorio, aiuti per l'acquisto di una casa e, naturalmente, accesso gratuito agli spazi di coworking locali. Secondo gli ultimi dati del censimento della popolazione statunitense, più di 10 milioni di persone hanno cambiato casa nell'ultimo anno. La maggior parte ha deciso di lasciare il centro delle grandi città per trasferirsi in periferia, in paesi più o meno vicini, ma con prezzi delle case molto più abbordabili.
Le zone costiere adiacenti a Los Angeles e New York, e i sobborghi (come vengono chiamate le aree residenziali negli Usa) delle grandi città, hanno accolto la maggior parte di queste persone.
Secondo un sondaggio del Pew Research Center, un centro di ricerca con sede a Washington DC, quattro persone su 10 affermano che la maggior parte del proprio lavoro può essere svolto da casa. Poco più della metà di questo gruppo vuole continuare a lavorare da remoto per la maggior parte del tempo dopo la pandemia e un terzo vorrebbe un lavoro ibrido tra smart working e ritorno in ufficio.
Poiché il lavoro a distanza è consolidato nella mentalità delle aziende, c'è chi sta valutando di andare oltre e di trasferirsi in piccoli centri con meno di 5.000 abitanti. Essere più vicini alla famiglia, godersi la vita in mezzo alla natura, avere più spazio per sé o godere di un costo della vita più abbordabile sta diventando un'ipotesi sempre più accettata da molti lavoratori.
Ecco alcune delle offerte che sono state pubblicate. Una delle più singolari è quella della città di Tulsa, in Oklahoma. Una cittadina relativamente grande con 766.000 abitanti. Dal 2018 ha lanciato la sua campagna Tulsa Remote che offre 10.000 dollari, circa 8.500 euro, per un minimo di un anno, oltre a offrire sconti su affitti di appartamenti, coworking e cicli di formazione.
L'offerta di Baltimora, Maryland (690.000 abitanti) prevede 5.000 dollari, circa 4.200 euro, per una nuova casa in città. A The Shoals (72.500 abitanti), nel nord-ovest dell'Alabama, offrono 10.000 dollari, circa 8.500 euro, nel primo anno di residenza; ovviamente bisogna avere un reddito annuo minimo di 52.000 dollari, circa 44.000 euro.
A Morgantown, West Virginia (137.250 abitanti), si offrono 20.000 dollari, ovvero circa 17.000 euro, in contanti e carte regalo da spendere nei negozi locali. Un'altra delle offerte più generose è quella di Southwest, Michigan (10.000 abitanti), che offre un contributo di 15.000 dollari, circa 12.700 euro, per l'acquisto di una casa in zona.
Augusta, nel Maine (18.800 abitanti), vuole attirare con esenzioni fiscali che si aggirano intorno ai 15.660 dollari, circa 13.260 euro.
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