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Prosegue la discesa dei tassi di interesse bancari sui mutui per l'acquisto di una casa. A gennaio, secondo i dati contenuti nel supplemento al Bollettino statistico di Banca d'Italia. Il Taeg, il tasso annuo effettivo globale, che dovrebbe rappresentare nel modo più completo ed esatto il costo del finanziamento, scende al 2,89%, rispetto al 3,01% rilevato nei mesi di novembre e dicembre

Per rendersi conto dell'impatto della discesa dei tassi di interesse basta pensare che a gennaio 2009 il taeg si attestava al 4,91%.
Scende anche il tasso di interesse nominale, arrivato al 2,75% contro il 2,88% di dicembre e il 4,79% di gennaio 2009

Il costo complessivo di un’operazione di finanziamento è influenzato da diversi parametri, e quindi è di norma superiore rispetto al mero tasso d’interesse richiesto dal soggetto finanziatore, e cioè il Tasso Annuo Nominale (TAN). Ricordiamo che il taeg, o isc, include parametri ulteriori rispetto al solo rimborso del capitale e degli interessi. Ad esempio, oltre agli oneri relativi al rimborso del capitale, sono presi in considerazione quelli relativi a:

1) spese d’istruttoria;
2) spese di revisione del finanziamento;
3) spese d’apertura e chiusura della pratica di credito;
4) spese di riscossione dei rimborsi e d’incasso delle rate (se previste contrattualmente);
5) spese di assicurazione o garanzia, imposte dal creditore intese ad assicurare il rimborso totale o parziale del credito;
6) costo dell'attività di mediazione svolta da un terzo (se necessaria per l'ottenimento del credito);
7) ogni altra spesa, contrattualmente prevista, connessa con l'operazione di finanziamento



 

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