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Mutui: è più conveniente scegliere il tasso variabile o il fisso?

Gli ultimi dati di assofin.crif-prometeia rivelano che l'erogazione dei mutui ha subito un crollo del 47% nel primo trimestre del 2012. La difficile congiuntura economica e i requisiti sempre più duri richiesti dalle banche stanno affossando il mercato dei prestiti per le abitazioni. Nonostante ciò, ancora tante famiglie oggi in Italia decidono di contrarre un mutuo e si trovano davanti un dilemma: meglio un mutuo a tasso fisso o variabile?

Secondo vito lops, del sole 24 ore, la scelta più  conveniente è il tasso variabile. Il taglio dei tassi della bce al minimo storico dello 0,75% è stato accompagnato (come spesso succede) da una riduzione dell'euribor ( a cui sono vincolati circa il 98% dei mutui contratti in Italia) che si è assestato intono allo 0,5% per il tasso a tre mesi, e sotto lo 0,25% per l'indice mensile. Ciò significa che anche difronte a uno spread applicato dalle banche superiore al 3% (il doppio rispetto a un anno fa) oggi è possibile accendere un mutuo a tasso variabile con un taso d'interesse di poco superiore al 3 per cento

Il tasso fisso, al contrario, è legato all'andamento dell'euris che oggi viaggia intorno al 2,2 %. Aggiugendo uno spread del 3%, si ha un tasso fisso di poco superiore al 5%, nella migliore delle ipotesi. È quindi evidente, come, a conti fatti, il più conveniente è il tasso variabile. E per chi teme rialzi futuri dell'euribor, le previsioni indicano che l'euribor a 3 mesi continuerà a scendere fino a fine 2013 per risalire lentamente e raggiungere l'1,9% nel 2017

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1 Commenti:

17 Luglio 2012, 19:56

Li erogassero i mutui....

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