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Se l'erogazione dei mutui nel 2012 è caduta in picchiata, c'è un comparto bancario che ancora non ha chiuso i rubinetti del credito. Ma anzi ha aumentato l'ammontare dei prestiti concessi alle famiglie per l'acquisto di una casa. Si tratta delle banche estere che sono una presenza importante in Italia, ma che soffrono anch'esse per le incertezze legate al rischio-paese

Analizzando il quarto rapporto aibe (associazione banche estere in Italia) relativo al 2012, si evince che i cinque maggiori istituti di credito straniero (Barclays, Bnp-Bnl, Deutsche bank, Gruppo Cariparma-Credit Agricole, Ing) hanno registrato l'anno scorso 15 miliardi in più di mutui emessi. Le cinque banche analizzate a fine 2012 evidenzano uno stock di attivo di oltre 182 miliardi di euro, di cui circa 3/4 costituiti da crediti verso la clientela. Il portafoglio crediti si compone per oltre il 60% di mutui ipotecari

A frenare l'attività delle banche estere, ci sono i problemi legati alla consistenza del debito pubblico e all'incertezza normativa che aumentano considerevolmente il "rischio paese".la tassazione superiore alla media, la pesante macchina burocratica e amministrativa e il credit cuch sono tutti fattori che possono portare anche, come affermato dal presidente aibe guido rosa, "implosione e alla sfiducia dei competitor esteri"

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