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Dalla reale situazione delle banche italiane dipende il futuro dell'immobiliare

Quanto c'è di marcio nei bilanci delle banche italiane? dalla risposta a questa domanda dipende buona parte della ripresa economica del nostro paese, dato che secondo diversi analisti internazionali la situazione non sarebbe affatto buona. I futuri prestiti alle imprese e alle famiglie sono infatti diretta conseguenza della solidità degli istituti di credito e la banca d'Italia ha avviato delle ispezioni in profondità, come rivela il wall street journal

Il quotidiano economico ha avuto accesso a un documento in cui si certifica che la banca d'Italia ha avviato dei controlli in profondità sulla reale situazione in quanto a perdite e crediti di dubbio ritorno. Non sarebbe il primo controllo, ma, secondo l'articolo, i risultati dei precedenti calcoli non sono stati resi pubblici

I timori

È dalla fine del 2012 che gli analisti internazionali dubitano delle nostre banche, i cui bilanci avrebbero sul groppone molte più sofferenze di quelle dichiarate. Uno studio proveniente dagli usa di un anno e mezzo fa ci paragonava alla spagna, il cui settore bancario è stato salvato dal fondo di riscatto europeo

Il calcolo delle sofferenze

Dopo 27 mesi di aumento dei cosiddetti "nonperforming loans", ossia i crediti che non tornano, la situazione è pessima. I numeri cambiano a seconda del punto di vista (e degli interessi), ma ormai la cifra che circola è quella di 250 miliardi di euro, che potrebbe persino rivelarsi ottimista. Per capire il peggioramento della situazione basti pensare che a fine 2010 le sofferenze ammontavano a 157 miliardi

Gli scenari

Le banche italiane devono trovare capitali, c'è poco da fare. L'iniezione della bce del 2012 non è stata sufficiente e se le cose si complicassero sarebbe necessario un altro intervento esterno. I casi vissuti in questi anni sono 3:

1. All'irlandese. Lo stato mette i soldi e crea debito pubblico

2. Alla spagnola. L'europa mette i soldi ed esige in cambio la creazione di una bad bank in cui far confluire i titoli tossici

3. Alla cipriota. Prelievo forzoso sui conti correnti

Le conseguenze sul settore immobiliare

Qualunque sia la strada il settore dei mutui ne sarà toccato. La restrizione del credito continuerà e le compravendite ristagneranno ulteriormente. Nella peggiore delle ipotesi, ossia la creazione di una bad bank, in essa confluirebbero inoltre molti immobili pignorati, che verrebbero immessi gradualmente sul mercato a prezzi notevolmente ribassati, trascinando con sé una contrazione generale dei prezzi di tutto il mercato

I punti di forza

Le banche non cederanno facilmente ad una svalutazione dei propri asset e tenteranno tutto quanto è possibiloe prima di essere commissariate di fatto. Rispetto ai paesi prima citati il nostro può contare su una minore esposizione di crediti ipotecari: se bolla c'è stata, non ha nulla a che vedere con spagna e irlanda

I punti di debolezza

Sono soprattutto le pmi, i costruttori e i piccoli business. Ciascuno di loro magari deve delle cifre relativamente piccole, ma tutti insieme formano un esercito di attività bloccate a rischio fallimento

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5 Commenti:

30 Luglio 2013, 11:28

Se non fosse che rischio di farmi succhiare dei soldi dal mio cc augurerei a quei signori di fallire domani...bravi questi mostri della finanza!!

30 Luglio 2013, 12:29

Qualunque sia la strada il settore dei mutui ne sarà toccato. La restrizione del credito continuerà e le compravendite ristagneranno ulteriormente. Nella peggiore delle ipotesi, ossia la creazione di una bad bank, in essa confluirebbero inoltre molti immobili pignorati, che verrebbero immessi gradualmente sul mercato a prezzi notevolmente ribassati, trascinando con sé una contrazione generale dei prezzi di tutto il mercato le banche non cederanno facilmente ad una svalutazione dei propri asset e tenteranno tutto quanto è possibiloe prima di essere commissariate di fatto. Rispetto ai paesi prima citati il nostro può contare su una minore esposizione di crediti ipotecari: se bolla c'è stata, non ha nulla a che vedere con spagna e irlanda

30 Luglio 2013, 12:30

1) le banche italiane devono trovare capitali, c'è poco da fare. 2) qualunque sia la strada il settore dei mutui ne sarà toccato. La restrizione del credito continuerà e le compravendite ristagneranno ulteriormente.

30 Luglio 2013, 12:45

Quella che descrivono è la situazione del cane che si morde la coda.
Le banche devono trovare capitali, da questa politica ne sarà impattato il mercato dei mutui. Per contro sul fronte della svalutazione del loro asset, non faranno un passo indietro mantenendo alti i prezzi delle case che hanno in pancia.
Viene a questo punto da chiedersi:
1) tantissima gente che avrebbe potuto comprare negli anni passati, a parità di condizioni, non può più farlo oggi
2) il benessere medio delle famiglie dal boom dei prezzi è notevolmente diminuito
3) chi dovrebbe comprare le case in Italia, paese dove saranno sempre più tassati gli immobili, chi la casa ce l'ha già ed ha anche i soldi per comprarsene un'altra in contanti?
4) certamente la situazione dell'Italia in merito alla bolla sarà differente da quella della spagna (l'Italia è il paese delle eccezioni, ovviamente sempre e comunque in peggio). La crisi del settore immobiliare sarà molto più lunga e profonda, semplicemente perché ogni singola persona o istituzione ha l'obiettivo di riempirsi le tasche di soldi piuttosto che pensare a ristabilire i giusti equilibri e far ripartire il paese (questo vale ovviamente per chi comanda). Per coloro che hanno case in vendita e vivono nell'illusione di un'imminente ripresa del mercato, mi sembra di continuare a vedere prezzi sempre più al di fuori del mondo.
Coloro che invece non hanno né una casa da vendere, né soldi per comprarne una (coloro che dovrebbero far ripartire il mercato) fanno l'unica cosa saggia che è rimasta da fare: andare via da questo paese di cialtroni

31 Luglio 2013, 10:59

In reply to by anonimo (not verified)

Penso proprio che ha ragione quando si afferma di andare via da questo paese perchè ci sono molti cialtroni,le banche , le assicurazioni,purtroppo in Italia la fanno da padrone, la banca d'italia cerca di fare del suo meglio, ma non ci riesce, perchè sono le stesse banche italiane, che compogono la banca d'italia, non vi pare, e il governo centrale cosa fa affinchè le banche iniziano a fare il proprio lavoroe coiè di concedere prestiti alle famiglie, alle pmi, anzi sta facendo di tutto per far fallire le suddette categorie, chi vi parla l'ha vissuta sulla propria pelle,appena notano che una pmi non rispetta più gli impegni anche in minima parte rispetto all'esposizione,chiede il rientro immediato di tutta L'esposizione, bruciando posti di lavoro, e intere famiglie si trovano in mezzo alla strada,inoltre vi posso garantire e lo stato iataliano lo sa benissimo, che molti risparmiatori italiani non toccano un centesimo di prelevamento per futuri aquisti perchè c'è il terrore che l'ufficio dell'entrate, effetui delle verifiche per stabilire la proveninza, ebbene lo stato ha fatto si chesiccome le banche siccome sono in difficoltà di liquidità ha pensato bene di aiutarle con unsistema di controllo nel momento in cui cìè un prelievo di un certo importo, quindi si è bloccato ancora di più il mercato immobiliare, che dava lavoro a tantissime ditte,quando a fatto rientrare con il scudo fiscale molti capitali dall'esterno con appena il 5 per cento, è una assurdità non vi pare, potrei continuare ma mi Fermo qui, alla prossima.

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