Quando si sottoscrive un mutuo casa, indipendentemente dall’importo del prestito, si deve fare una scelta importante, ovvero scegliere la tipologia del mutuo più adatto alle proprie esigenze, in base al tipo di tasso di interesse che verrà applicato alle rate.
Il tasso di interesse è quella quota richiesta dalla banca (tutte, da barclays a cariparma) in cambio del capitale erogato e, in base al metodo di calcolo, distingue i mutui in finanziamenti a tasso fisso, variabile o misto. Ecco una piccola guida per scegliere bene.
Mutuo a tasso fisso
Nel mutuo a tasso fisso il tasso di interesse viene concordato al momento della stipula del contratto e resta invariato fino alla restituzione totale del debito. Il tasso di interesse fisso viene calcolato prendendo come indicatore l’eurirs, maggiorato del ricavo che la banca desidera ottenere sul finanziamento.
Vantaggi: si tratta di un tasso più alto rispetto a quello variabile, ma ha il vantaggio di mettere al riparo il mutuatario da una serie di oscillazioni improvvise del mercato finanziario.
Per chi è indicato: il tasso fisso è maggiormente indicato per chi ha un’entrata economica fissa, costante e vuole sapere con esattezza l’importo mensile della rata del mutuo, senza sorprese.
Mutuo a tasso variabile
Nel mutuo a tasso variabile il tasso di interesse oscilla in base alle fluttuazioni del mercato e determina la variazione mensile dell’importo della rata. Viene calcolato sulla base dell’euribor maggiorato dello spread.
Vantaggi: si tratta di un tasso più basso rispetto a quello fisso, ma può portare ad un significativo aumento dell’importo della rata mensile.
Per chi è indicato: il tasso variabile è indicato per chi è pronto ad improvvise impennate dei tassi e ha una solidità economica per far fronte a periodi di criticità sul piano finanziario. Al contempo, grazie al tasso variabile, il mutuatario può beneficiare di momenti favorevoli dei tassi con la diminuzione dell’importo della rata.
Mutuo a tasso misto
Nel mutuo a tasso misto il tasso di interesse è più alto rispetto al tasso variabile classico e da la possibilità al mutuatario di scegliere, di volta in volta, il passaggio tra il tasso fisso e il tasso variabile in base all’andamento dei mercati finanziari.
Vantaggi: il mutuatario può sfruttare sempre le condizioni migliori dei tassi, passando in qualsiasi momento da una tipologia di tasso all’altro.
Per chi è indicato: il tasso misto è indicato a chi vuole poter scegliere la condizione di tasso più vantaggiosa in base all’andamento dei tassi.
Oltre a questi tre tipi principali di tasso, esistono sul mercato anche altre tipologie, tra cui:
il tasso variabile con cap: che permette al mutuatario di scegliere la cifra massima della rata;
il tasso variabile a rata costante: in caso di aumento dei tassi, al posto di aumentare la cifra della rata allunga i tempi del rimborso.
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