Segnali positivi sul fronte dei prestiti alle famiglie. Secondo il Bollettino economico n.3 – 2015 della Banca d’Italia, “la flessione dei prestiti alle imprese si è attenuata; sono tornati a crescere quelli al settore manifatturiero e quelli alle famiglie, per la prima volta da oltre tre anni”.
Il documento spiega che “l’espansione monetaria, in particolare l’ampio ricorso delle banche italiane alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine e il programma di acquisto di titoli dell’Eurosistema, si sta gradualmente trasmettendo alle condizioni del credito”. E ancora: “Prosegue, e si estende, la riduzione del costo dei prestiti alle imprese, non più limitata alle società con primario merito di credito; anche le piccole e medie aziende segnalano nei sondaggi un accesso più agevole ai finanziamenti”.
Secondo quanto emerso dal Bollettino, “nei tre mesi terminanti in maggio la contrazione del credito al settore privato non finanziario si è annullata (al netto dei fattori stagionali, da -1,5 in febbraio, in ragione d’anno). La flessione dei prestiti alle società non finanziarie si è attenuata (-0,5 per cento, da -2,5)”.
In particolare: “Il credito alle famiglie ha registrato un modesto aumento (0,4 per cento) per la prima volta da marzo del 2012; nel primo trimestre dell’anno le nuove erogazioni di mutui sono cresciute del 15 per cento circa rispetto al periodo corrispondente del 2014, in linea con i segnali più favorevoli del mercato immobiliare e beneficiando del basso livello dei tassi di interesse”.
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