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Tra tasso fisso e variabile, qual è la scelta migliore se vuoi cambiare mutuo
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Tasso fisso o variabile, se si sceglie di cambiare mutuo? Sono molte le avvisaglie di un possibile cambiamento di rotta dell’andamento dei tassi di interesse dei prestiti per l’acquisto di casa, in particolare per quanto riguarda i tassi fissi. Vediamo, dati alla mano, qual è l’andamento dei tassi fissi e variabili e quale dei due conviene scegliere.

Al momento, la domanda di nuovi mutui si prevede in crescita. Il mercato immobiliare infatti si conferma dinamico; secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate nel secondo trimestre 2021  compravendite residenziali sono cresciute del +73,4% rispetto al medesimo periodo del 2020. Il 35% di questa domanda è spiegata dagli Under 36, che approfittano delle offerte legate al Decreto Sostegni Bis. Lato erogazioni, i dati di Banca d’Italia del secondo trimestre 2021 registrano nuovi flussi in crescita del +39,8%.

La cosa da notare, secondo la Bussola Mutui Crif – MutuiSupermarket, è che ad aumentare è la domanda di nuovi mutui, ma non di cambiamento di contratti (ovvero di surroghe), che stanno progressivamente calando, passando dal 53% del totale delle operazioni concluse nel primo trimestre 2021 al 44% e 34% rispettivamente nel secondo e terzo trimestre 2021.

Mutui a tasso fisso: aumenti in arrivo

Al momento i mutui a tasso fisso raccolgono, sul canale online circa, il 94% delle preferenze totali. Tuttavia qualcosa potrebbe cambiare.

“Dallo scorso agosto gli indici IRS, utilizzati per la determinazione dei mutui a tasso fisso, preferiti nel 94% dei casi dai richiedenti online, sono saliti di uno 0,30%, - spiega Stefano Rossini, fondatore di MutuiSupermarket.it a commento della Bussola Mutui Crif – MutuiSupermarket.- Tale aumento è stato però recepito ad oggi in modo parziale e disomogeneo dalle offerte prodotto di mercato e, in aggiunta, le offerte per i mutui under 36 oggi presentano per legge tassi inferiori ai tassi medi rilevati da Banca d’Italia nella sua ultima rilevazione che risale al secondo trimestre 2021. Risulta quindi chiaro che alla luce di un probabile miglioramento delle prospettive economiche e nuovo aumento degli indici IRS, i tassi fissi dei mutui dovranno necessariamente subire un rialzo nel corso dei prossimi mesi. La tempistica e l’entità di tale incremento dipenderanno ad ogni modo da diversi fattori, fra cui l’andamento dei mercati finanziari e i tempi tecnici di adeguamento delle offerte da parte del sistema bancario.”

Tasso fisso o variabile: cosa significa?

Alla luce di quanto sopra, si potrebbe considerare di cambiare il mutuo scegliendo il tasso fisso o variabile. Ma come fare, e, soprattutto, conviene?

Innanzitutto, ecco in linea di massima la differenza tra tassi di interesse dei mutui fissi e variabili:

  • Mutui a tasso fisso: nei prestiti a tasso fisso, l'interesse corrisposto sul capitale è sempre lo stesso, e viene determinato al momento della concessione del prestito.
  • Mutui a tasso variabile: Nel caso dei finanziamenti a tasso variabile, gli interessi pagati sul capitale preso in prestito variano da una rata all'altra. Tale variazione dipende dal tasso di interesse preso come riferimento, in particolare dell’Euribor, più l’applicazione di uno spread bancario. Se l'Euribor sale, la rata è più alta per i mutui variabili; mentre se l'indicatore scende, le commissioni sono più economiche.

Cambiare mutuo da variabile a fisso: i vantaggi

Se si decide di cambiare da un mutuo a tasso variabile a uno a tasso fisso, ecco alcuni dei principali vantaggi:

  • Se il tasso viene modificato in un momento in cui i tassi di interesse sono bassi, il costo più conveniente del mutuo viene mantenuto per tutta la durata del prestito.
  • Ogni mese paghi la stessa cifra grazie alla rata fissa, con più sicurezza e certezza per pianificare le proprie finanze.
  • I tassi fissi non dipendono dagli alti e bassi dell'Euribor e non risentono dei cambiamenti economici e delle decisioni delle banche centrali, il che garantisce maggiore stabilità.

Cambiare mutuo da variabile a fisso: svantaggi

Lo svantaggio di passare da un mutuo a tasso variabile ad uno a tasso fisso dipende, anche in questo caso, dall’andamento dei tassi di interesse del momento. Se si è in un momento in cui i tassi di interesse, e in particolare l’Euribor, sono in calo, lasciare il tasso variabile significa precludersi la possibilità di risparmio nella rata negli anni futuri.

Mutui a tasso fisso e variabile: cosa conviene oggi?

In questo momento, con tassi fissi più bassi che mai, i mutui a tasso fisso sono una buona opzione poiché offrono certezza nell’entità della rata, che resterà la stessa per tutta la durata del prestito. Anche nel caso dei mutui a tasso variabile, l'Euribor è ancora vicino ai minimi storici, rendendo il prestito ancora conveniente. Tuttavia, in vista di possibili rialzi dei tassi fissi, la differenza di convenienza tra mutuo fisso e variabile potrebbe ridursi sempre più. Occorre quindi sempre confrontare tutte le offerte e valutare la propria situazione economica per capire quali siano vantaggi e svantaggi di un tasso rispetto ad un altro.

 

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