Novità per quanto riguarda i mutui nel maxi emendamento alla manovra. In considerazione dell’aumento dei tassi di interesse e della volontà di molti di passare da un contratto a tasso variabile ad uno a tasso fisso, il Ministero dell’Economia ha deciso di ripristinare una vecchia norma che facilita le cose. Ecco quale.
Secondo quanto annunciato dal Ministro dell’Economia Giorgetti, è stata ripristinata la norma del 2012 che semplifica le cose per chi vuole passare da un mutuo a tasso variabile ad un mutuo a tasso fisso. Si tratta della legge 106/2011, in particolare dell’articolo 8 comma 6, che permette il passaggio da mutuo a tasso variabile a mutuo a tasso fisso, per acquisto o ristrutturazione, senza spese e con un tasso fisso vantaggioso, non superiore a quello ottenuto in base al minore tra l’Irs a dieci anni e l’Irs applicato alla durata residua del mutuo. Anche lo spread era pari a quello del corrispondente tasso variabile, comparativamente pià vantaggioso rispetto al tasso fisso.
La norma del 2012 inoltre prevedeva quattro requisiti:
- Mutuo stipulato prima dell’entrata in vigore della legge
- Mutuo non superiore a 200 mila euro
- Isee non superiore a 35 mila euro
- Nessuna situazione di morosità
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