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Il miglior mutuo surroga di oggi 14 febbraio 2023

Una rata del mutuo che cresce e si fa insostenibile a causa degli aumenti dei tassi di interesse? Un modo per abbassarla e pagare di meno è la surroga del mutuo. Cosa significa? Surrogare il mutuo vuol dire trasportare il proprio mutuo da una banca all'altra senza preoccuparsi della burocrazia nè dei costi, che vengono gestiti e sostenuti dalla nuova banca. Ma in quale banca conviene fare la surroga? Ecco la migliore offerta di oggi, 14 febbraio 2024
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Femiani, idealista: "I mutui a tasso fisso saranno i più scelti anche nel 2024"

Finalmente si intravede la luce in fondo al tunnel? Dopo un lungo periodo di ininterrotti aumenti dei tassi di interesse, gli ultimi aggiornamenti di Abi segnano una battuta di arresto nell’aumento del costo dei mutui casa. E l’annuncio da parte di Christine Lagarde di un taglio dei tassi Bce a partire dall’estate lascia ben sperare che presto si troverà un nuovo equilibrio su livelli più sostenibili, anche e soprattutto per chi ha in essere mutui e prestiti. Con Fabio Femiani, responsabile mutui di idealista per l’Italia, abbiamo tracciato un outlook sul mercato dei mutui 2024, analizzando i dati emersi da idealista/mutui, il nuovo servizio di confronto e simulazione dei costi di un finanziamento per la casa
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Inflazione e aumento dei tassi Bce: come sono andati i mutui nel 2023

Il 2023 dei mutui è stato ancora all’insegna dei tassi di interesse alti e delle rate elevate, soprattutto per quanto riguarda i mutui a tasso variabile. Solo nell’ultima parte dell’anno hanno cominciato a verificarsi i primi ribassi per quanto riguarda l’Eurirs, riferimento per i mutui a tasso fisso; tuttavia, prima che questi si trasmettano concretamente alle rate del mutuo, dovranno passare diversi mesi. Allo stesso modo, non prima della metà del 2024 sono attesi tagli ai tassi di interesse Bce, a cui gradualmente faranno seguito movimenti al ribasso dei tassi sui mutui, fino a raggiungere un nuovo livello di equilibrio
Mutui prima casa per i giovani, tutte le novità del 2021

Mutui in Italia, come sono cambiati negli ultimi 20 anni

Un mutuo su quattro copre oltre l’80 per cento del valore dell’immobile; l’importo medio erogato è salito di circa il 20 per cento; lo si accende in media a 38 anni. E’ la fotografia del mutuo italiano, così come si è evoluto dal 2003 al 2023 secondo l’Osservatorio Qualis, che fotografa la trasformazione dei prestiti per l’acquisto di casa negli ultimi due decenni. Ecco come è cambiato in vent’anni il mercato dei mutui
Pagamento della rata del mutuo

Come sono cambiati i mutui negli ultimi 20 anni

Oggi in Italia circa il 25% dei mutui supera l’80% del valore dell’immobile finanziato. Tali soluzioni – ad elevato loan-to-value - si sono progressivamente affermate nel corso degli ultimi vent’anni, fino ad interessare oggi un mutuo su quattro. Questa la fotografia scattata dall’Osservatorio di Qualis, che ha anche rilevato come, alla maggiore diffusione di queste soluzioni, si sia affiancata dal 2003 una crescita media del loan to value
Sospensione mutuo prima casa per il coronavirus: dieci cose da sapere prima di richiederla

Mutui e tassi in aumento: tutti i numeri di una crisi

Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza mutui. La politica monetaria restrittiva della BCE fa da freno all’economia e spinge il sistema bancario verso una maggiore prudenza e politiche di erogazione più selettive. Questa è in sintesi la panoramica tracciata dall’Osservatorio SalvaLaTuaCasa, promosso da Save Your Home  con il contributo di Nomisma
La situazione dei prezzi delle case dell’eurozona nel primo trimestre del 2014

I tassi Bce si fermano al 4,5 per cento: le conseguenze sui mutui casa

Questa volta ci si aspettava una pausa, e la Banca Centrale Europea ha rispettato le attese. Dopo dieci aumenti consecutivi, i tassi di interesse che definiscono il costo del denaro sono rimasti invariati, in particolare restando al 4,50 per cento per i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, al 4,75% sulle operazioni di rifinanziamento marginale e al 4,00% per i depositi presso la banca centrale. Secondo l’istituto di Francoforte, i passati aumenti saranno sufficienti ad arginare l’inflazione che, sebbene non si registri ancora in deciso calo, mostra tuttavia segnali di cedimento nel mese di settembre, avvalorando la decisione di una pausa che dia respiro all’economia europea. Vediamo i commenti degli economisti e le valutazioni di idealista/mutui sui finanziamenti per la casa
Soldi

Mutui e prestiti in Italia, qual è la regione più indebitata

Nonostante un contesto economico difficile, che risente dei molteplici fattori di incertezza derivanti dal proseguimento del conflitto in Ucraina, dal rialzo dei tassi di interesse e dall’inflazione, le famiglie italiane non hanno smesso di rivolgersi agli istituti di credito per sostenere i propri consumi e gli investimenti sulla casa. Mister Credit, area di Crif specializzata in soluzioni per consumatori, ha stilato una mappa del ricorso a mutui e prestiti in Italia. Ecco cosa ha scoperto
consiglio dei ministri

Tassa sugli extraprofitti: le conseguenze sulle banche e sui mutui

Come un fulmine a ciel sereno, l’ultimo Consiglio dei Ministri ha approvato il prelievo una tantum sugli extraprofitti realizzati dalle banche a causa dell’aumento “anomalo” del costo del denaro. Una misura, nelle intenzioni del governo, che dovrebbe ripristinare una sorta di equità sociale, in quanto il ricavato sarebbe destinato al taglio delle tasse e al sostegno delle famiglie in difficoltà con i mutui. La misura è però controversa, per come è stata annunciata e per i suoi possibili impatti. Cerchiamo di capire insieme ad alcuni esperti come la tassa sugli extraprofitti bancari influenzerà mutui e prestiti ai consumatori
aumento tassi

Aumento dei tassi, in quali zone d’Italia sono aumentate di più le rate del mutuo?

L’aumento dei tassi di interesse stabilito dalla Bce sta avendo un impatto tangibile sulle tasche delle famiglie italiane, tanto che un punto percentuale degli stipendi in Italia sarebbe eroso a causa dei rialzi. Lo rileva un'analisi della Fabi, secondo cui la quota delle rate rispetto al reddito disponibile è passata dal 9,50% del 2019 al 10,55% di marzo scorso e, visti i successivi aumenti del costo del denaro, questa percentuale, è destinata salire. Il report evidenzia anche quali sono le aree geografiche più penalizzate