Quella della sospensione delle rate del mutuo è una misura di sostegno delle famiglie in difficoltà economica: ecco come funziona
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Sospensione delle rate del mutuo
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Come funziona la sospensione delle rate del mutuo e quando vi si può accedere? È certamente questa una delle domande che, negli ultimi tempi, sorge quando ci si trova a dover gestire il budget della famiglia: l’aumento dei tassi di interesse, unito a un costo della vita più elevato, rendono per molti complesso il pagamento della quota mensile del mutuo. La possibilità di poter sospendere momentaneamente il pagamento delle rate, infatti, permette non solo di tirare un sospiro di sollievo, ma anche di rimettersi in sesto dal punto di vista economico.

Innanzitutto, è necessario sottolineare che l’accesso alla sospensione della rata del mutuo non è garantito a tutti, bensì solo a chi si trova in condizioni di accertata necessità. Inoltre, in presenza dei dovuti requisiti, sarà necessario seguire l’apposita procedura così come stabilito dal Ministero dell’Economia e delle Finanza, presentando domanda alla banca con cui si è acceso il finanziamento. Di seguito, tutte le informazioni utili.

Cosa è la sospensione della rata del mutuo

La sospensione della rata del mutuo è uno strumento introdotto nel dicembre del 2017, con la Legge 244 e l’istituzione del Fondo di Solidarietà presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. La misura nasce come aiuto per le famiglie che si trovano in improvvise condizioni di necessità economica e, per questa ragione, per periodi di tempo più o meno lunghi faticano a corrispondere le rate sottoscritte per il finanziamento della prima casa.

Pagamento della rata del mutuo
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Nella pratica, in presenza di precisi requisiti e approvata la sospensione del pagamento verso l’istituto di credito, è il Fondo di Solidarietà che corrisponde il dovuto alla banca. Nel dettaglio, verranno restituiti agli istituti di credito gli interessi relativi alle rate sospese a esclusione dello spread: in questo modo, i richiedenti vedono momentaneamente ridursi i loro esborsi mensili e, al contempo, le banche non subiscono perdite finanziarie.

Durata e importo erogato durante il periodo di sospensione

Come facile intuire, il Fondo di Solidarietà - detto anche Fondo Gasparrini, o Fondo di Garanzia per i mutui prima casa - prevede alcune limitazioni relative alla durata della sospensione e, ovviamente, al massimo importo erogato:

  • l’accesso alla sospensione è valido solo per il mutuo sulla prima casa;
  • il periodo di stop al pagamento delle rate non può superare i 18 mesi;
  • il Fondo di Solidarietà sostiene fino al 50% degli interessi maturati dalle banche durante il periodo di sospensione.

Quest’ultimo punto risulta di particolare importanza: poiché la compensazione all’istituto di credito è del 50% sugli interessi maturati, la restante somma dovrà essere versata negoziandone le modalità con la banca con cui si è acceso il mutuo. Di solito, è possibile procedere in un’unica soluzione, spalmando l’importo sulle rate residue o, ancora, prevedendo rate aggiuntive in coda al piano di ammortamento.

Chi può accedere alla sospensione delle rate del mutuo prima casa

Nei precedenti paragrafi, si è specificato come la sospensione della rata del mutuo sia prevista solo in casi di comprovata necessità, ovvero per quelle famiglie che si sono improvvisamente trovate in gravi condizioni economiche. Ma quali sono i requisiti previsti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per aver accesso alla misura?

La platea dei beneficiari alla sospensione delle rate del mutuo cambia negli anni, a seconda delle condizioni macro-economiche e finanziarie che si registrano nel Paese. Ad esempio, alla sua prima introduzione la misura prevedeva come primo requisito un mutuo non superiore ai 250.000 euro. A causa della crisi economica dovuta alla recente pandemia da Covid, le maglie d’accesso sono però state allargate, con dei requisiti estesi che saranno validi fino al 31 dicembre 2023, salvo ulteriori proroghe. Innanzitutto, sono necessarie:

  • la sottoscrizione di un mutuo non superiore a 400.000 euro;
  • una posizione lavorativa come dipendenti, autonomi, professionisti in Partita IVA o legati a cooperative edilizie a proprietà indivisa.

Dopodiché, è indispensabile che si verifichino anche altre condizioni. Ad esempio, per i lavoratori dipendenti è richiesto almeno uno di questi criteri d’accesso:

  • la riduzione dell’orario di lavoro;
  • la cessazione del rapporto di lavoro, a eccezione dei licenziamenti per giusta causa o alla risoluzione consensuale del contratto;
  • la cessazione dei rapporti di agenzia, di rappresentanza commerciale e di collaborazione coordinata e continuativa;
  • riconoscimento di grave handicap, con un’invalidità riconosciuta non inferiore all’80%, oppure la morte del lavoratore.

Sempre per i lavoratori dipendenti, la condizione lavorativa o di salute rilevata determina anche la durata massima della sospensione dall’obbligo di pagamento delle rate:

  • massimo 6 mesi se la riduzione o la sospensione del lavoro ha durata da 30 a 150 giorni;
  • massimo un anno se la riduzione o la sospensione del lavoro ha durata da 151 a 302 giorni;
  • massimo 18 mesi se la riduzione o la sospensione del lavoro ha durata superiore a 303 giorni.

Per autonomi e professionisti in Partita IVA, ai quali la misura è stata estesa nel 2020 con il Decreto “Cura Italia” ed estesa fino al 31 dicembre 2023, sarà necessario dimostrare:

  • una riduzione di almeno il 33% del fatturato, su base trimestrale.

Come si richiede la sospensione delle rate del mutuo

Allo scopo di ottenere la sospensione delle rate del mutuo è necessario, come facile intuire, seguire un iter specifico. Innanzitutto, è necessario scaricare l’apposito modulo dal sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze: una volta debitamente compilato, dovrà essere consegnato alla banca con la quale si è sottoscritto il finanziamento.

Documenti per la sospensione della rata del mutuo
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Dopodiché, sarà necessario produrre della documentazione aggiuntiva, che può variare a seconda della posizione lavorativa del richiedente. In linea generale, bisognerà presentare:

  • la carta d’identità o il passaporto;
  • il permesso di soggiorno, per cittadini extracomunitari;
  • il contratto di lavoro, con allegata la copia della lettera di licenziamento, e altri documenti che possano certificare l’interruzione del rapporto;
  • in caso di sospensione momentanea del lavoro, oppure di riduzione dell’orario, tutta la documentazione relativa a prova dei cambiamenti subiti;
  • per i lavoratori autonomi, un’autocertificazione sulla riduzione del fatturato, con relativa documentazione fiscale.

Fino al 31 dicembre 2023 non è invece necessario presentare la propria condizione economica secondo certificazione ISEE, poiché non prevista dal decreto di ampliamento - e le successive proroghe - volute per le misure di sostegno alla pandemia da Covid. Al momento, non sono invece noti eventuali requisiti per il 2024.

A questo punto la banca inoltrerà la richiesta alla CONSAP - la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici, ente scelto dal MEF per valutare le richieste di sospensione - e, se approvata, il mutuo verrà messo in pausa.

Sospensione della rata del mutuo: i dubbi più comuni

Come evidenziato nei precedenti paragrafi, la richiesta di sospensione del pagamento delle rate del mutuo deve essere associata a specifiche condizioni lavorative ed economiche, nonché a un iter burocratico abbastanza complesso. Non stupisce, di conseguenza, possano sorgere dubbi e preoccupazioni. Quali sono i più comuni?

Cosa fare se non si riesce a pagare la rata del mutuo

Se non si riesce a pagare la rata del mutuo, è possibile fare richiesta di momentanea sospensione - solitamente dai 6 ai 18 mesi - alla banca con la quale si è acceso il finanziamento. È però necessario dimostrare un’effettiva condizione di improvvisa incertezza economica ed essere in possesso dei relativi requisiti. Innanzitutto, un mutuo non superiore ai 250.000 euro - valore aumentato a 400.000 euro fino al 31 dicembre 2023 - dopodiché aver perso il lavoro o subito una riduzione sensibile di orario. Gli autonomi, invece, devono dimostrare una riduzione trimestrale del loro fatturato pari o superiore al 33%.

Quanto tempo ci vuole per sospendere il mutuo

Presentata la relativa documentazione alla banca, e inoltrato tutto il necessario alla CONSAP, i tempi di risposta medi sono di circa 5 giorni. Se la richiesta di sospensione del mutuo viene approvata, in genere l’istituto di credito ferma le rate entro altri 5 giorni dal ricevimento della valutazione della Concessionaria Servizi.

Quanto costa la sospensione del mutuo

La richiesta di sospensione del mutuo è gratuita: la banca non può richiedere costi per la gestione della pratica, né per eventuali perizie.

Quante volte si può sospendere la rata del mutuo

La richiesta di sospensione delle rate del mutuo può essere avanzata per un massimo di due volte, per un periodo di stop complessivo su entrambe le richieste non superiore ai 18 mesi.

Cosa fare se non si hanno i requisiti per sospendere il mutuo

Qualora non si fosse in possesso dei requisiti necessari per sospendere il pagamento del finanziamento sulla prima casa, è possibile accedere ad altre misure. Una delle più frequenti è la surroga del mutuo, che permette di trasferire il proprio finanziamento presso un istituto di credito che offre condizioni e interessi migliori.

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