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Ecco come gli hacker possono minacciare la sicurezza delle “Smart Cities”
Foto: Pixabay

La tecnologia rende le nostre vite più facili, più comode e, in teoria, più sicure. Ma può accadere anche il contrario. Gli errori umani sono più comuni di quelli tecnologici, ma questi ultimi possono nascere dall’interferenza umana, dagli hacker.

Check Point, una società di cybersicurezza con una presenza mondiale, sottolinea che i progressi nella connettività sono estremamente positivi per la società, ma rappresentano anche un potenziale pericolo.

Oggi, chi immagina la vita senza poter accedere a Internet? Sfortunatamente, pochissime persone nel mondo occidentale non si collegano quotidianamente alla rete. Lavoro, veicoli, case e persino città stanno diventando più intelligenti con l’interconnettività possibile attraverso l’Internet delle cose. Di fronte a questo scenario di potenziale minaccia, Check Point identifica i possibili obiettivi degli attacchi informatici all’interno delle “Smart Cities”.

Secondo i dati dello studio Digital In 2018 di Hootsuite e We Are Social, ci sono circa 8.485 milioni di dispositivi connessi a Internet. Eusebio Nieva, direttore tecnico di Check Point per Spagna e Portogallo, ha spiegato: “Oggi ci sono più terminali connessi alla rete di persone nel mondo, una cifra che crescerà esponenzialmente nei prossimi anni, in quanto sempre più dispositivi si connettono alla rete. Questo fatto presuppone, inoltre, che crescono i più punti di connessione da proteggere e che aumentano i potenziali bersagli per i criminali informatici”.

Principali "cyberthreats"

Le città intelligenti sono esposte a una moltitudine di minacce che rappresentano un serio rischio per la sicurezza, non solo in termini informatici, ma anche per la salute di tutti i cittadini. Queste sono le principali minacce:

Controllo dei semafori

Molte città hanno un posto di comando centrale dal quale è possibile gestire lo stato dei semafori e del traffico. Questa stazione di controllo offre innumerevoli vantaggi, poiché consente di decongestionare le strade trafficate e di privilegiare i percorsi di servizio per le ambulanze ad esempio, facendo scattare il verde e liberando così le strade.

Tuttavia, se prestiamo attenzione all’altro lato della medaglia, nel caso in cui un criminale informatico prendesse il controllo di questo sistema, sarebbe libero di gestire tutti i semafori della città e potrebbe mettere tutti i semafori della città sul verde, causando innumerevoli incidenti.

Attacchi alle automobili intelligenti

I progressi nelle “Smart Cities” sono caratterizzati anche dall’evoluzione dei veicoli, non solo in relazione alla loro fonte di energia, ma anche alla connettività. In questo senso, va notato che a poco a poco si intravedono le prime automobili autonome, che hanno innumerevoli sensori che permettono di calcolare la distanza da tutto ciò che le circonda, di controllare la velocità e di frenare. Ma, come nel caso precedente, un criminale informatico potrebbe prendere il controllo di uno o più di questi veicoli e causare incidenti.

Tilt della rete elettrica

Anche se non è ancora una minaccia visibile, dato che in Europa l’autogestione dell’elettricità nelle case non è una tendenza diffusa, presto potrebbe rappresentare un rischio. Un hacker potrebbe prendere il controllo dei sistemi di gestione dell’energia delle centrali elettriche e distorcere i dati della domanda, o addirittura generare un blackout in un’intera città. Questo tipo di attacco genererebbe grandi perdite economiche alle compagnie elettriche.

Approvvigionamento idrico

Le città intelligenti dispongono di sistemi che consentono di controllare il flusso dell’acqua, sapere se si è verificata una perdita, ecc. Pertanto, uno dei principali rischi potrebbe essere un taglio nella fornitura o un aumento della pressione di flusso per danneggiare il circuito di alimentazione. Tuttavia, la più grande minaccia sarebbe un accesso da parte del cybercriminale al centro di trattamento delle acque, dove potrebbe modificare i livelli di additivi chimici dell’acqua e causare problemi di salute pubblica.

Telecamere di sorveglianza

Le “Smart Cities” hanno innumerevoli telecamere di sicurezza che sono un facile bersaglio per un hacker, dato che possono essere utilizzate per spiare le persone o i movimenti di un determinato soggetto e, in questo modo, accedere alle informazioni personali e alle immagini.

“L’implementazione della tecnologia con l’obiettivo di migliorare e facilitare la nostra vita è un dato di fatto. Tuttavia, in molti casi l’attenzione è rivolta esclusivamente agli investimenti e alle misure necessarie per attuare questa innovazione, ovviando alle necessarie misure di sicurezza per proteggersi da minacce sempre più grandi”, ha concluso Eusebio Nieva.

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