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La vicesindaca della Città Metropolitana di Milano, Arianna Censi ha presentato un intervento dal titolo "Vantaggi Competitivi (e non solo) della dimensione metropolitana".

"Il punto che voglio dimostrare e condividere - ha esordito la vicesindaca - è che la città metropolitana ha dei vantaggi enormi per i cittadini in termini di qualità, sostenibilitàcompetitività. Nella città metropolitana di Milano siamo intorno ai 4 milioni di abitanti, per una zona di interesse che arriva fino al basso bergamasco, compresa Monza e Brianza". 

"La città metropolitana - ha continuato la Censi - è lo strumento nel mondo per dare risposte in grado di affrontare le contraddizioni della contemporaneità, in una fase in cui ci sono cambiamenti straordinari e gigantesche contraddizioni, il 50-55% della popolazione vive nelle aree urbane, luogo in cui tutte le contraddizioni si esasperano. In questo contesto, bisogna essere capaci di dare risposte: non domani, ma ora. Non dobbiamo competere con l'Europa, ma cercare di trarne vantaggi. A Milano la classe dirigente ha deciso di affrontare le contraddizioni che presenta il territorio, infatti la qualità di un territorio dipende dalla qualità della vita di chi ci vive". 

"L'obiettivo che ci siamo posti è quello di definire la nostra visione strategica per capire dove vogliamo essere tra 5-10 anni, in una relazione che non sarà più di controllo, né di diffidenza, ma di collaborazione, per trasformare le istituzioni di governo, per natura fragili, in istituzioni forti, capaci di agire con strumenti di governance capaci di mettere insieme interessi differenti", ha aggiunto la vicesindaca di Milano.

"Oggi il problema non è più costruire, ma dove, in quale contesto, per una questione di territorio, di spazio, per regole di salvaguardia del territorio. Per questa ragione abbiamo diviso la dimensione dell'area metropolitana in zone di 20-25 comuni definendo le vocazioni di ciascun territorio, i goal strategici di queste aree metropolitane. Tra gli obiettivi più importanti ci sono: l'integrazione del sistema di mobilità (vado a vivere in una zona che mi permette di arrivare in maniera strategica ai miei luoghi di interessi) non è un obiettivo raggiunto, per questioni di scelte strategiche".

"Ricordiamo che è necessario rendere possibile l'accessibilità a luoghi non solo di diversione, ma anche ospedali, luoghi di cura. Altro tema importante è la sostenibilità, perché il futuro è da riconsegnare ai figli, è il tema centrale della nostra sopravvivenza. Milano cresce perché crede che il tema del superamento delle diversità è un tema centrale. La coesione sociale è un tema che riguarda la vita delle persone, chi compra casa e decide di vivere in un territorio lo fa perché pensa che li avrà la vita migliore. L'ultimo che ci permette di tenere insieme tutto è l'innovazione che è un modo diverso di affrontare problemi che non conoscevamo. Il meccanismo dell'innovazione garantisce un miglioramento delle qualità della vita".

"La dimensione urbana si costruisce insieme, la connessione tra luoghi separati è un punto centrale. Bisogna usare il paradigma 'non esiste più la periferia', perché la periferia è il centro di elementi che connettonno parti della città. La politica deve capire che questa è la sfida del presente e del futuro. La conservazione  e il mantenimento dello status nel quale siamo è pazzia, il sistema deve rendersi veloce per costruire un nuovo virtuoso rapporto tra pubblicato e privato. Milano può trovare una soluzione rispetto ai nuovi paradigmi della società".

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