Conguaglio Irpef 2023, l’operazione che determina le buste paga per il mese di dicembre 2022. Scopriamo insieme di cosa si tratta
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conguaglio irpef 2023
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Il conguaglio Irpef è un insieme di operazioni, coincidenti con l'ultima busta paga dell’anno, effettuate dal datore di lavoro nel mese di dicembre per determinare le imposte dovute da ciascun dipendente all’Erario. Al momento, per far sì che il conguaglio Irpef 2023 possa essere effettuato in maniera corretta, è bene essere al corrente delle ultime modifiche introdotte dall’Inps per l’anno 2022, in merito a scadenze di pagamento, nonché aliquote e scaglioni di calcolo.

Indice:

Conguaglio Irpef, cos’è e come funziona

La busta paga di dicembre coincide con il conguaglio Irpef, un’operazione che serve a stabilire le imposte che il dipendente deve versare all’Erario sulla retribuzione erogata dal datore di lavoro nel corso dell’anno. Il conguaglio Irpef può quindi portare il lavoratore a percepire una retribuzione maggiore o inferiore rispetto al normale. Se le tasse prelevate al dipendente nel corso dell’anno sono superiori a quelle effettivamente dovute, allora a questo spetta un rimborso nella busta paga di dicembre.

Se, invece, le tasse prelevate al lavoratore sono inferiori a quelle effettivamente dovute, a questo verrà trattenuta in busta paga una somma pari alle tasse non versate. Il datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta, ha il compito di versare allo Stato italiano tramite modello F24 le imposte trattenute ai dipendenti per l’anno 2022, entro e non oltre le scadenze previste per il conguaglio Irpef 2023.

Conguaglio Irpef 2023: scadenze da rispettare per il datore di lavoro

Per formulare in maniera corretta le operazioni di conguaglio Irpef in busta paga, l’Inps ha chiarito gli obblighi e le scadenze che ciascun datore di lavoro è tenuto a rispettare. Attualmente, esistono tre scadenze diverse da tenere in considerazione, le quali corrispondono a tre diverse categorie di busta paga. Nello specifico, per le operazioni di conguaglio Irpef 2023 (relative all’anno 2022), le date da rispettare per la scadenza del pagamento sono:

  • 16 gennaio 2023, per la denuncia di competenza della busta paga del mese di dicembre 2022;
  • 16 febbraio 2023, per la denuncia di competenza della busta paga del mese di gennaio 2023;
  • 16 marzo 2023, per le operazioni riguardanti il TFR e il Fondo di Tesoreria e le misure compensative per la busta paga del mese di febbraio 2023.

Inoltre, per  dipendenti pubblici iscritti ai Fondi di quiescenza ex Ipost oppure al Fondo pensioni per le Ferrovie dello Stato, l’operazione legata al conguaglio Irpef 2023 (relativo all’anno 2022) della busta paga per la maggiorazione del 18% può essere eseguita anche con la busta paga del mese di febbraio 2023.

Come si calcola il conguaglio Irpef?

Oggigiorno, il calcolo del conguaglio Irpef viene effettuato da parte dell'ufficio paghe o del consulente per conto del datore di lavoro attraverso il ricorso ad appositi software. Il calcolo consiste in una serie di operazioni. Il primo passo è quello di stabilire le retribuzioni, ossia i compensi maturati dal dipendente da gennaio a dicembre (compresi tredicesima e quattordicesima).

Il secondo passo, invece, è quello di definire l’imposta lorda, l’importo definitivo dovuto dal dipendente all’Erario, applicando le aliquote Irpef stabilite dalla legge, diverse in base agli scaglioni di reddito complessivo. A tal proposito, è bene fare presente che le aliquote e gli scaglioni per il calcolo del conguaglio Irpef 2023 (relativo all’anno 2022) sono cambiate e sono consultabili direttamente sul sito dell’Inps.

Infine, l’ultimo passaggio riguarda il confronto con le ritenute già applicate durante l’anno. In questo caso, si deve sommare l’Irpef trattenuta da gennaio a dicembre e confrontarla poi con l’imposta netta risultante dalle operazioni di conguaglio e calcolata sulla retribuzione annua effettiva.

Quando viene fatto il conguaglio Irpef?

Il conguaglio Irpef è un’operazione che viene effettuata in coincidenza alla busta paga di dicembre e serve a determinare le tasse che il dipendente deve pagare all’Erario sulla retribuzione erogata dal datore di lavoro durante l’anno.

Come viene calcolato il conguaglio Irpef?

Il conguaglio Irpef si calcola attraverso l’utilizzo di appositi software. Il calcolo consiste, inizialmente, nel determinare il reddito complessivo e l’imposta lorda, che, in un secondo momento, devono essere confrontate con le ritenute già applicate durante l’anno.

Che significa conguaglio Irpef?

Il conguaglio Irpef è il ricalcolo effettuato dal datore di lavoro con riferimento all’imposta sul debito e alle addizionali regionali e comunali. In base alle imposte versate dal dipendente durante l’anno, il conguaglio Irpef può essere a debito oppure a credito.

Quando si fa il conguaglio di fine anno?

Il conguaglio di fine anno è un’operazione che coincide con la busta paga del mese di dicembre. Questo deve essere effettuato dal datore di lavoro entro e non oltre le scadenze previste dall’Inps, consultabili direttamente sul sito dell’ente in questione.

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