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Nel 2016 assistiremo a un'ulteriore diminuzione degli investimenti per la costruzione di nuove abitazioni. A dirlo l'Ance secondo la quale la flessione dei livelli produttivi è legata al proseguimento del significativo calo dei permessi di costruire. 

Secondo i dati Istat sull’attività edilizia il numero complessivo delle abitazioni (nuove ed ampliamenti) per le quali è stato concesso il permesso di costruire, dopo il picco del 2005 (305.706 unità), evidenzia una progressiva e intensa caduta a partire dall’anno successivo e, nel 2014, si stima che il numero di abitazioni concesse sia di circa 54.000 con una flessione complessiva che supera l’80%. Si tratta di uno dei livelli più bassi mai raggiunti, inferiore, escludendo gli anni del secondo conflitto mondiale, al 1936.

Ance, nel 2016 flessione degli investimenti per la costruzione di nuove abitazioni
autorizado

Gli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo, che
rappresentano nel 2016 il 37% del valore degli investimenti in costruzioni,
solo l’unico comparto che continua a mostrare una tenuta
dei livelli produttivi.
Rispetto al 2015 per gli investimenti in tale comparto si stima una crescita dell’1,9% in termini reali. L’aumento stimato per l’anno incorso, pari a circa 1,3 miliardi di euro, è imputabile al potenziamento fino a dicembre 2016 degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni ediliziee per l’efficientamento energetico, previsti dalla Legge di Stabilità per il 2016.

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