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Stadio San Siro
Dibattito Pubblico Stadio Milano, Quaderno degli attori, presentato da Ing. Riccardo Aceti e Ing. Nicola Magistretti

Più passano i giorni e meno appare chiaro il futuro dello stadio San Siro. Continua infatti la contrapposizione tra le diverse “fazioni” pro e contro la demolizione. Per il momento l'unica certezza è che sarà la Scala del Calcio a ospitare la cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026.

Ma, con il passare del tempo, accanto all’ipotesi iniziale di una costruzione ex novo di uno stadio da parte delle società calcistiche del Milan e dell’Inter, si moltiplicano i progetti che puntano a recuperare e a valorizzare la struttura esistente. Come quello proposto da Riccardo Aceti, ingegnere e docente a contratto del Politecnico di Milano, e implementato sotto gli aspetti costruttivi ed economico-finanziari da Nicola Magistretti, ingegnere esperto di project & construction management.

San Siro
Dibattito Pubblico Stadio Milano, Quaderno degli attori, presentato da Ing. Riccardo Aceti e Ing. Nicola Magistretti (30 ottobr

Secondo i due ingegneri, a novantasei anni dalla prima edificazione (per la precisione venne inaugurato il 19 Settembre 1926), il Meazza potrebbe infatti tornare in “forma smagliante” solo con alcuni interventi mirati e senza alcuno stop al campionato di calcio.

Restyling del terzo anello e galleria panoramica

Il progetto illustrato ai cittadini milanesi durante un incontro pubblico, che si è tenuto alcune settimane fa, si basa sull’ipotesi di rifacimento solo del terzo anello, in modo tale ridurre notevolmente sia i costi, sia l’impatto ambientale: in caso di demolizione totale le polveri sollevate dalle macerie del vecchio stadio andrebbero a peggiorare nettamente la qualità dell’aria in particolare nella zona S. Siro.

Stadio San Siro
Dibattito Pubblico Stadio Milano, Quaderno degli attori, presentato da Ing. Riccardo Aceti e Ing. Nicola Magistretti (30 ottobr

“Il restyling dello stadio nel nostro progetto punta a valorizzare il volume del terzo anello destinandolo a servizi fruibili e vivibili per tutta la settimana, come esercizi commerciali, impianti sportivi per la collettività, ristorazione, aree verdi, con una magnifica vista dall’alto sul campo sportivo da un lato e sulla città dall’altro”, dichiara Nicola Magistretti.

A fare da raccordo con il secondo anello sarebbe una nuova galleria panoramica sulla città.

“La nuova galleria panoramica prevista dal progetto, posta a cappello del secondo anello, è realizzabile con un volume di circa 110.000 mc, anche su più livelli (due o tre), potrebbe comprendere diversi nuovi spazi: da quelli commerciali a eventi multimediali, punti di ristoro e di sosta, musei, attività sportive. Il rifacimento prevede la possibilità di ospitare eventi extracalcistici, tra cui i concerti, una centrale operativa per lo stadio. Ma non solo. L’obiettivo del progetto è quello di rendere lo studio una struttura aperta sette giorni su sette, in grado di offrire spazi flessibili e adattabili, tra cui un auditorium, campi da paddle, piste di pattinaggio e campi di basket,” dichiara Riccardo Aceti.

Stadio San Siro
Dibattito Pubblico Stadio Milano, Quaderno degli attori, presentato da Ing. Riccardo Aceti e Ing. Nicola Magistretti (30 ottobr

Per completare la riqualificazione complessiva dello stadio, mantenendo il più possibile inalterata la configurazione degli spettatori al primo e al secondo anello (con una capienza di circa 60.000 spettatori, eventualmente aumentabile in funzione della quantità di decostruzione del terzo anello), il progetto prevede la possibilità di riutilizzare anche gli spazi nel retro tribuna degli anelli esistenti e di riqualificare anche le aree del primo e secondo anello per un adeguamento più funzionale alle moderne esigenze del mondo dello sport e del settore dello spettacolo.

Copertura mobile e conservazione del giardino Maldini Facchetti

E’ inoltre in corso di approfondimento la possibile esecuzione di una copertura mobile integrativa dello stadio (che lo renderebbe totalmente coperto all’occorrenza), oltre al brevetto di un sistema di sottopavimentazione del prato che permetta l'installazione rapida di porzioni di palco per attività ed eventi extracalcistici.

Il progetto non prevede “consumo del suolo” per ammodernare lo stadio ma offre la possibilità di razionalizzare e riqualificare le attuali aree pubbliche già cementate. In particolare, non si andrebbe a “consumare” il suolo del giardino di cinque ettari situato in via Tesio e dedicato alla Memoria di due grandi uomini e campioni del calcio, il milanista Cesare Maldini e l’interista Giacinto Facchetti”.

All’interno del progetto potrebbe essere anche inserita la riqualificazione del “quarto lato” dello stadio (Via Piccolomini), anche ai fini di mitigazione acustica verso l’ex-Trotto.

Nessun impatto sul campionato

Per gli appassionati di calcio la buona notizia è che l’eventuale adozione di questo progetto non avrebbe alcun impatto sul campionato e Champions League.

“E’ possibile migliorare servizi, accessi e sicurezza in generale, eseguendo i lavori per fasi al fine di non interrompere le attività sportive delle squadre”, sottolinea Riccardo Aceti. “Le strutture portanti del primo anello - il cui intervento originario è stato ultimato nel 1926 e il raccordo curve nel 1939 - e del secondo anello, ultimato nel 1955, nonché della copertura (ultimata nel 1990 insieme al terzo anello) continuerebbero a garantire le necessarie prestazioni statiche”.

La riqualificazione dello stadio secondo questo progetto può essere eseguita senza impattare, se non in modo molto limitato, sulle attività dell’impianto poiché il terzo anello è staticamente indipendente dalle altre parti strutturali del primo e del secondo anello. “In pratica lo stadio potrebbe sempre mantenere la sua funzionalità per le partite di calcio delle società Milan e Inter, come avvenne durante le fasi costruttive del terzo anello e della copertura ultimate nel 1990”.

Tempistiche dei lavori

I lavori di realizzazione di riqualificazione sono compatibili con il proseguimento delle attività sportive durante il periodo di costruzione che dovrebbe avere una durata di circa 2 e mezzo - 3 anni.

“Esistono già delle consolidate prassi internazionali di “construction management” che prevedono una sequenza concordata degli interventi in condizioni di massima sicurezza dei lavori, con grande ricorso alla prefabbricazione e al riuso ecologico dei materiali demoliti” sottolinea Magistretti. “Basti pensare ad esempio a quanto avvenuto al Bernabeu a Madrid, al Meazza per la costruzione del Terzo Anello per Italia 90 e per altri impianti dedicati ad attività che devono continuare a vivere e servire i clienti, come avvenuto per l’Aeroporto Malpensa Terminal 1 nell’ampliamento e ristrutturazione 2011-2015 per Expo 2015, senza preclusione delle partenze e degli arrivi dei passeggeri”.

Il progetto presentato, se approvato, potrebbe prendere avvio già a giugno del 2023 e terminare per novembre del 2025.“ In ogni caso, i lavori di ammodernamento possono essere ultimati prima di quelli necessari per la realizzazione di un nuovo impianto (addirittura in tempo utile per la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi Invernali 2026, anche grazie alla possibilità di eseguire lotti funzionali opportunamente scelti)”

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