In principio doveva essere il “nuovo San Siro” ancora in coabitazione con l’Inter. Tuttavia, il tanto sbandierato progetto è rimasto solo su carta e non è mai veramente partito. Ora, però, il Milan vuole costruire la sua nuova casa e vuole che sia solo rossonera, senza coinquilini. La zona individuata è quella di La Maura, nell'area dell’ippodromo. Scopriamo qual è la situazione ad oggi, tra iter e criticità per la costruzione del nuovo stadio del Milan.
Il progetto dello stadio a La Maura
I vertici societari rossoneri hanno già avvitato i contatti con il Comune di Milano e con la Regione Lombardia, manifestando il loro interesse per far sorgere il nuovo stadio del Milan nell’area di La Maura, nella zona nord-ovest di Milano.
A confermarlo apertamente è stato lo stesso Attilio Fontana, presidente della Lombardia, che dichiarato: “Gerry Cardinale mi ha presentato il progetto del nuovo stadio, mi ha fatto comprendere a pieno le intenzioni della società rossonera”. Altre conferme, in tal senso, sono arrivate anche dal sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Secondo le ultime notizie, la costruzione del nuovo stadio comporterebbe un investimento intorno ai 600 milioni e interesserebbe anche una parte anche dell’area sotto la tutela dell’ente Parco, che per sua vocazione è agricolo, come sottolinea un articolo del Sole 24 Ore.
Secondo le prime indiscrezioni, il progetto della società rossonera prevederebbe di di occupare complessivamente 750mila metri quadrati di terreno, di cui un’ampia parte di proprietà della Snaitech, la quale, secondo il Sole 24 Ore, ha già firmato accordi di vendita con l'imprenditore Federico Consolandi, che sarebbe già pronto a cederlo al Milan. Sull’area, inoltre, sarebbe già prevista una finalità sportiva. In questo caso ci sarebbe bisogno solo di un’integrazione al Pgt.
Le criticità dell’area
Su La Maura, però, ci sono diverse criticità. Nell’area adiacente, infatti, c’è il Parco Nord, per la quale ci vorrebbe invece una variante al Pgt. Per gli ambientalisti di Palazzo Marino non si dovrebbero fare deroghe alla vocazione verde e agricola dell’area per snaturarle con altre strutture.
La posizione del Milan, invece, è diversa. Per il club rossonero è fondamentale un luogo più complesso dal punto di vista architettonico che, oltre all’impianto sportivo, preveda anche altri servizi e strutture, sia per favorire il business plan che per rendere più vivo il quartiere.
L’iter del progetto
In ogni caso il Milan dovrà presentare il progetto del nuovo stadio in consiglio comunale, per un primo voto preliminare, con eventuali varianti e integrazioni al Pgt. Eventualmente dovrà essere sottoposto al voto consiliare anche lo strumento urbanistico, in cui si indica la possibile volumetria e le tappe delle costruzioni.
Dopodiché il Milan dovrebbe realizzare il suo nuovo progetto, da rendere pubblico, con i dettagli architettonici. Nella migliore delle ipotesi potrebbe essere pronto a fine anno. Altro passaggio imprescindibile dovrebbe essere l’accordo di programma con il Comune, la Città metropolitana, la Regione Lombardia, l’ente Parco. Infine, un ultimo passaggio in consiglio comunale. Per fare tutto questo occorrono almeno un anno e mezzo, se non due.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account