Il permesso di costruire è un documento indispensabile quando si ha intenzione di apportare modifiche che possano incidere pesantemente sull’assetto urbanistico e territoriale. Per tale motivo, se si decide di ristrutturare una proprietà in maniera incisiva, sarà necessario procedere con la richiesta del permesso di costruire, prestando attenzione ai costi, ai tempi e ai documenti necessari per poter procedere oltre con i lavori.
Quando è necessario il permesso di costruire?
Il permesso di costruire è necessario per interventi edilizi di grande entità che comportano modifiche sostanziali al territorio o agli edifici. Esso è richiesto per:
- Nuove costruzioni: qualsiasi edificio o struttura che venga costruito ex novo
- Ristrutturazioni edilizie rilevanti: interventi che comportano modifiche volumetriche significative o cambiamenti della destinazione d'uso degli edifici
- Ampliamenti: aggiunte di volumetria a edifici esistenti
- Opere di urbanizzazione: realizzazione di infrastrutture come strade, fognature, reti elettriche, etc.
Il permesso di costruire è regolato dal D.P.R. 380/2001, noto come Testo Unico dell’Edilizia. Questo decreto disciplina l'intera materia edilizia, definendo procedure, requisiti e competenze per il rilascio dei permessi di costruire. Il D.P.R. 380/2001 ha standardizzato e semplificato il quadro normativo, rendendo più chiaro e accessibile il processo per i cittadini e i professionisti del settore.
Cosa serve per avere il permesso di costruire?
Per ottenere il permesso di costruire nel 2024, è necessario presentare al Comune competente una serie di documenti e rispettare determinati requisiti:
- Progetto esecutivo realizzato da un tecnico abilitato (architetto, ingegnere o geometra)
- Relazione tecnica che descrive gli interventi previsti e la loro conformità alle normative vigenti
- Dichiarazione di conformità urbanistica che attesti che l’intervento è conforme al Piano Regolatore Generale (PRG) o agli strumenti urbanistici comunali
- In caso di vincoli paesaggistici, ambientali o storici, è necessario ottenere i relativi pareri favorevoli
- Pagamento dei diritti di segreteria e degli eventuali oneri concessori.
Qual è la differenza tra permesso di costruire e SCIA?
Il permesso di costruire e la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) sono due procedimenti autorizzativi per interventi edilizi, ma differiscono in diversi punti come la tipologia dell’intervento. La SCIA si applica a interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazioni senza modifiche volumetriche, o cambiamenti interni senza aumento di superficie. Il permesso di costruire è necessario per interventi più rilevanti come nuove costruzioni o ampliamenti significativi.
Diverso è anche l’iter procedurale. La SCIA permette di iniziare i lavori immediatamente dopo la presentazione della segnalazione, purché correttamente compilata e corredata della documentazione necessaria. Il permesso di costruire richiede un processo di valutazione e approvazione da parte dell’autorità comunale, con tempistiche più lunghe.
Inoltre, la SCIA ha tempi di attesa molto ridotti, mentre il permesso di costruire può richiedere diverse settimane o mesi per essere rilasciato.
Che differenza c’è tra concessione edilizia e permesso di costruire?
La concessione edilizia era il titolo autorizzativo previsto dalla legge urbanistica italiana prima del 2001. Con l’entrata in vigore del D.P.R. 380/2001 (Testo Unico dell’Edilizia), è stata sostituita dal permesso di costruire. La differenza principale è di carattere terminologico e normativo, ma entrambe servono ad autorizzare interventi di edilizia significativi.
Permesso di costruire: dove lo trovo?
Il permesso di costruire deve essere richiesto presso l'Ufficio Tecnico o l'Ufficio Urbanistica del Comune dove si intende realizzare l'intervento edilizio. Le informazioni specifiche e i moduli necessari sono solitamente disponibili sul sito web del Comune di riferimento o possono essere ottenuti direttamente presso gli uffici competenti.
Permesso di costruire: un esempio
Un esempio di permesso di costruire potrebbe riguardare la costruzione di una nuova abitazione su un terreno edificabile. Il proprietario del terreno deve presentare al Comune:
- il progetto architettonico dell’edificio;
- la relazione tecnica dettagliata;
- le verifiche di conformità urbanistica;
- i pareri di eventuali enti coinvolti.
Una volta ottenuti tutti i pareri positivi e verificata la conformità, il Comune rilascia il permesso di costruire, consentendo l'inizio dei lavori.
Permesso di costruire: che tempi ci sono per il rilascio?
Il permesso di costruire viene rilasciato entro 90 giorni dalla presentazione della domanda presso l’ufficio comunale. Nei primi 60 giorni, il responsabile del procedimento cura l'istruttoria e formula una proposta di provvedimento. Questo termine può essere interrotto una sola volta per la richiesta di documenti integrativi entro 30 giorni dalla presentazione della domanda. Entro 30 giorni dalla comunicazione della proposta di provvedimento, viene adottato e notificato il provvedimento finale.
Se entro 90 giorni non viene adottato il provvedimento conclusivo e non vi è un diniego motivato, si forma il silenzio-assenso, ad eccezione di casi con vincoli idrogeologici, ambientali, paesaggistici o culturali.
La giurisprudenza amministrativa sta adottando una concezione più sostanziale del silenzio-assenso, ritenendo che si formi anche in assenza di conformità formale del progetto. In passato, il silenzio-assenso si formava solo con la sussistenza di tutti i requisiti sostanziali. Oggi, il Consiglio di Stato riconosce che il silenzio-assenso, quindi i lavori eseguiti senza l'autorizzazione dopo 90 giorni non sono più da considerarsi abuso edilizio.
Informazioni sul costo del permesso di costruire
Il costo del permesso di costruire dipende da diversi fattori quali i diritti di segreteria che possono essere variabili a seconda del Comune, gli oneri di urbanizzazione che sono contributi necessari per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, e il costo di costruzione che si stabilisce in percentuale al costo totale dell’intervento secondo parametri stabiliti dal Comune.
In media, il costo complessivo può variare tra 1.000 e 5.000 euro, ma può essere superiore per interventi di grande entità o in aree con vincoli specifici.
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