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Il gigante dei mutui, fannie mae era a conoscenza già dal 2003 dei falsi commessi dagli avvocati che aveva sotto contratto per portare a termine le esecuzioni ipotecarie, come ad esempio la presentazione di formulari falsi alle udienze, secondo un rapporto dell'agenzia federale finanziaria della casa (fhfa). Ciò nonostante, fece finta di non vedere questi segnali di allarme per anni

La relazione che svela questi particolari è la seconda in due settimane fatta dalla stessa agenzia che ha sempre voluto preservare sia la fannie mae che l'altro colosso, freddie mac, facendole acquisire dallo stato nel 2008

Il nuovo rapporto però tiene traccia dei rapporti tra fannie mae e gli studi legali di pignoramento dal 1997, quando l'azienda ha creato la cosiddetta rete di avvocati per garantire che le inadempienze del mutuatario sarebbero state risolte con efficienza e rapidità

Gli studi legali in rete hanno accettato la struttura forfettaria delle commissioni e il modello di pricing in base al volume di pignoramenti completati. Fannie mae avrebbe dovuto controllare che gli avvocati, a costo di guadagnare di più dalle esecuzioni immobiliari, falsavano i documenti, dice il rapporto

Da quando nel 2003, un'azionista rivelò gli abusi del suo studio legale, fannie mae aveva iniziato ad indagare, secondo quanto dice. In realtà, secondo l'ispettore generale fannie mae e il suo regolatore, sembrano aver ignorato altri segnali di problemi nelle loro operazioni

Da parte sua, il colosso dei mutui, ha promesso che entro il 29 settembre 2012 riesaminerà le sue pratiche di vigilanza esistenti e agirà per risolvere "le carenze nella gestione del rischio di insolvenza da parte dei fornitori di servizi legali"

 

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