Da quando il regime cubano ha eliminato il divieto di vendere e comprare casa a cuba il mercato immobiliare dell'isola si sta decisamente animando. In questo rinascita i cubani cominciano a prendere confidenza con un mercato parzialmente libero e le preferenze cominciano a notarsi negli annunci immobiliari, come racconta yoani sánchez, l'autrice, dissidente con il regime, del blog generazione y
Gli annunci in primo piano sono quelli che che riportano la dicitura "immobile di costruzione capitalista". Si tratta di una classificazione che indica come si tratti di un immobile anteriore al periodo della rivoluzione e quindi di maggiore qualità
Yoani sánchez, che da anni si è convertita in una delle voci con maggiore risonanza provenienti da cuba, racconta come durante decenni la compravendita di abitazioni fu un'attività proibita dal regime e quindi, come molte cose a cuba, si trattava di un'attività finita nel mercato nero
I cartelli "vendesi" hanno fatto dunque il loro ingresso tra le strade dell'isola. Prima timidamente, poi, racconta yoani, con la creatività che caratterizza il popolo cubano
Curiosamente adesso le case antiche valgono di più di quelle costruite a partire dagli anni sessanta. Nei portali di annunci cubani, come revolico.com e cubisma.com, gli annunci sono sempre più sofisticati
Secondo sánchez quando la retorica del regime cadrà del tutto ogni cosa a cuba tornerà ad assumere il suo giusto valore. Le case sono un esempio: quelle costruite dai programmi pubblici del regime, nonostante i grandi discorsi di inaugurazione, sono semplicemente pessime
Ma un aumento esponenziale dei prezzi è già in corso e alcune abitazioni a l'avana sono in vendita a 500.000 pesos convertibili, quando il salario medio mensile non supera i 20 pesos convertibili. Con queste cifre significa che per molti cubani 2.000 anni per pagare queste case non sarebbero sufficienti
1 Commenti:
Finchè non si aprirà agli acquisti degli stranieri che si farebbero all'inizio impennare i prezzi ma è vero anche che dopo poco si stabilizzerebbero e così metterebbero nelle tasche del popolo il giusto valore invce adesso solo pochi speculatori cubani residenti all'estero riusciranno a far bottino delle più belle case a prezzi ancora ridicoli mentre i loro fratelli cubani penseranno di aver fatto un buon affare a distanza di pochi anni si pentiranno di aver venduto...comunque megllio questo segnale di avvio alla "normalità" che niente
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