La misura è stata presa per evitare speculazioni immobiliari durante la crisi dovuta all'emergenza sanitaria
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New York, canoni d’affitto congelati per contrastare gli effetti della pandemia
GTRES

Niente aumento degli affitti per gli inquilini di New York. E, dal 2021, se dovessero esserci non potranno superare la quota dell’1%. A stabilirlo è stato il Rent Guidelines Board della città.

Questa misura è stata presa con il chiaro intento di cercare di contenere gli effetti della crisi provocata dal covid, nell’ottica di arginare speculazioni e aumenti dei canoni d’affitto. Una decisione che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe anche essere una sorta di compromesso tra le richieste di riduzione dei canoni (avanzate dagli inquilini) e quelle di aumento (avanzate dai proprietari) ma che in realtà ha scontentato tutti.

La decisione soddisfa solo in parte le richieste dei cittadini che vivono in affitto a New York, le cui richieste puntavano ad avere, almeno per qualche mese, una riduzione del canone di locazione: “I nostri clienti e tutti gli inquilini a basso reddito in tutta la città sono già in difficoltà - ha detto al NYTimes  Adriene Holder, avvocato della Legal Aid Society - e dobbiamo fornire un aiuto significativo se volgiamo evitare un’ondata di sfratti”.

Tuttavia, la decisione ha scontentato, e non poco, anche i proprietari di casa, che hanno accusato l’amminsitrazione di Bill De Blasio di fare propaganda con i loro soldi e le loro proprietà.  La decisione riguarda proprietari e inquilini di circa 2,4 milioni di appartamenti.

 
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