Le ultime proiezioni del FMI sulle economie a crescita più rapida nel 2025, evidenziano l'Africa e l'Asia come le regioni principali. Le prime economie in questa classifica sono fortemente legate al settore petrolifero, il che significa che le fluttuazioni nella produzione possono avere un impatto drastico sul PIL.
In particolare, il PIL del Sud Sudan è oscillato notevolmente negli ultimi anni a causa di una guerra civile in corso che ha gettato la popolazione in una povertà estrema. Essendo un paese senza sbocco sul mare, il Sud Sudan dipende anche da oleodotti che attraversano il vicino del nord, il Sudan, per trasportare il suo petrolio fino al Mar Rosso.
Nel 2024, l’oleodotto più importante del Sud Sudan si è rotto, mettendo sotto forte pressione le entrate del governo. Riparare l’oleodotto è difficile perché alcune sue parti si trovano in zone di conflitto attivo. Secondo Bloomberg, il Sud Sudan sta cercando rotte alternative per esportare il proprio petrolio, oltre a chiedere salvataggi finanziari al Qatar e agli Emirati Arabi Uniti per rimanere a galla.
La Guyana è l’unico paese sudamericano presente in questa classifica. Un tempo tra i più poveri della regione, ha visto un cambiamento radicale dopo la scoperta di grandi giacimenti di petrolio al largo delle sue coste nel maggio 2015.
Secondo un articolo del 2023 dell’Associated Press, la produzione petrolifera in Guyana è iniziata nel dicembre 2019 e ha generato oltre un miliardo di dollari di entrate. Il governo guyanese sta usando questi fondi per finanziare un’enorme espansione infrastrutturale che include nuovi ospedali, scuole, autostrade e il suo primo porto in acque profonde. Gli analisti prevedono che i ricavi totali della Guyana derivanti dal petrolio raggiungeranno i 157 miliardi di dollari entro il 2040.
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