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Le retribuzioni contrattuali orarie sono rimaste ferme a novembre, mentre sono aumentate del 3,1% tendenziale. In 11 mesi, l'incremento sull'anno è stato sempre del 3,1%.

Lo comunica Istat, specificando che a fine novembre i contratti collettivi nazionali in vigore relativamente alla parte economica riguardavano l'89% degli occupati dipendenti, 11,6 milioni di persone, corrispondenti all'87,2% del monte retributivo osservato

 

Fermi gli stipendi dei dipendenti a novembre (grafico)

Fonte: istat

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4 Commenti:

23 Dicembre 2009, 12:46

Ma quindi gli stipendi salgono o rimangono fermi? comunque non mi preoccupo, sono un disgraziato interinale

23 Dicembre 2009, 13:40

Sostanzialmente gli stipendi rimangono fermi, ma siccome anche l'inflazione fa lo stesso, pari e patta, il potere d'acquisto non si modifica

23 Dicembre 2009, 19:58

Premetto, non sono mai stato ne sarò mai di sinistra ma...
Negli ultimi 15 anni la sinistra, come unico impegno notoriamente dimostrato con accanimento e tenacia ha disertato quell'impegno, doveroso e necessario nel difendere
Il potere d'acquisto dei lavoratori, dipendenti e non.

Nell'unico momento storico di transizione economica, in cui un sistema produttivo nazionale ed internazionale si è convertito ad uno globale con le conseguenze prevedibili e logiche che anche uno studente delle scuole medie avrebbe capito, la sinistra ha completamente abbandonato i lavoratori. Ha ubriacato di illazioni e sottili demagogie battaglie politiche incentrate su un solo individuo.

Ha raccolto adesioni per sedere al parlamento italiano ed europeo fra i lavoratori miopi ed ignoranti della situazione che poi si è verificata di sfacelo economico.

La vera tutela degli stipendi si costruisce con la condivisione dei lavoratori, andando nei distretti produttivi raccogliendo umori, tendenze, realtà che poco a poco stanno sparendo del tutto poichè le imprese divorate dalla pressione fiscale fuggono all'estero.

Grazie sinistra, grazie di aver saputo solo demonizzare berlusconi e non aver fatto nulla per chi ha lavorato per decine di anni per chi lavora ancora e per chi non troverà più un'azienda dove lavorare.

Per fortuna non ho mai creduto nella sinistra, è meno amara la sorte da vivere oggi.

Alessandro volpe Vicenza

13 Giugno 2010, 21:00

Una domanda : parlamentari.....ministri..onorevoli....senatori.e chi più ne ha più ne metta, sono dipendenti pubblici? .......................................................
E se così è, come mai i loro stipendi e contratti non si trovano nelle stesse condizioni dei dipendenti pubblici?, di coloro cioè che lavorano nel settore "scuola"?

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