Infame. Con quest'aggettivo l'ambasciatore americano david thorne qualificò la legge romani, entrata in vigore a marzo, che regola internet e la tv a pagamento in Italia. Secondo thorne va a vantaggio di mediaset e mette dei limiti all'uso di internet che persino in cina potrebbero prendere a prestito nei loro attacchi contro la libertà di informazione. A rivelare questo giudizio, wikileaks
Mentre il governo vive le sue ore peggiori, continuano le filtrazioni diplomatiche degli usa grazie al lavoro instancabile di alcuni giornali, impegnati a tradurre e verificare i documenti messi a disposizione da wikileaks. In questo caso è stato lo spagnolo el país a diffondere la nota, in cui viene espressa la preoccupazione per lo squilibrio nel sistema dei media in Italia, che durerebbe, secondo l'ambasciatore americano, dagli anni ottanta, con il sodalizio craxi berlusconi
In particolare veniva espressa preoccupazione sulla volontà del governo di controllare i blogger e i contenuti dei siti internet, come youtube o facebook, rendendoli responsabili, di fatto, di ciò che facevano i loro utenti
Il testo è del 3 febbraio ma al decreto venne dato il via libera solo a marzo e nel testo approvato dal governo vennero escluse molte delle limitazioni inizialmente previste per il web. Il decreto definitivo non cancellò invece la riduzione progressiva dei tetti di affollamento orario della pubblicità per la pay tv (dal 18% al 12% di qui al 2012), misura fortemente contrastata da sky
1 Commenti:
Pur essendo anti-berlusconiano devo fare una precisazione riguardo questa notizia.
Il cable di wikileaks non riporta un'opinione dell'ambasciatore come la dis-informazione ci sta lasciando credere. Basta andarlo a leggere su wikileaks e si scoprirà che si tratta di un report dove si dice "l'opposizione al governo sostiene che questo provvedimento... bla bla bla"
Si tratta dunque di un opinione di di Pietro e bersani, non della diplomazia usa.
Scusate la pignoleria, ma l'informazione deve essere corretta sia quando è a favore che quando è contro le proprie idee
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