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Da tempo si cercava uno sponsor per il restauro del colosseo, che non se la passa per niente bene. Adesso lo sponsor c'è ma qualcuno ha dei dubbi sul contratto. L'imprenditore diego della valle avrà infatti l'esclusiva sullo sfruttamento dell'immagine del più celebre monumento al mondo. Qualcuno parla di privatizzazione o di vendità alla totò

Secondo un'inchiesta de il fatto quotidiano il colosseo e la sua immagine non sono più liberamente utilizzabili dal ministero dei beni culturali. Se, per esempio, lo stato volesse affittare il colosseo a una società cinematografica o a una casa automobilistica per usarlo come location di uno spot o come sfondo per una campagna dovrebbe chiedere il permesso alla tod’s, l'impresa di della valle

L’accordo prevede l’impegno da parte della società di pagare i lavori di restauro del colosseo per complessivi 25 milioni di euro e in cambio riserva alla tod’s il diritto esclusivo sull’utilizzazione commerciale dell’immagine del colosseo e permette allo sponsor dei lavori di costruire un centro servizi nell’area archeologica più vincolata del mondo

L’accordo “presenta molti lati oscuri”, secondo il segretario generale della uil beni culturali, gianfranco cerasoli. Il sindacalista ha presentato un esposto alla procura di Roma e alla procura della corte dei conti, per chiedere di accertare eventuali profili di illegittimità. Nell’esposto cerasoli cita un primo effetto dell’accordo: la richiesta presentata al ministero (e sospesa a causa dell’accordo con la tod’s) della volkswagen di usare il colosseo per il lancio di un nuovo modello

“Il problema sta”, scrive cerasoli nell’esposto, “nella errata è grave sottovalutazione fatta dal commissario nella valutazione economica di un accordo che qualsiasi economista valuta superiore ad oltre 200 milioni di euro considerando l’esclusività concessa e la durata superiore ai 15 anni con un piano di comunicazione e di commercializzazione spendibile in tutto il mondo”

Mecenate o furbo imprenditore? della valle fa sapere di essere molto sorpreso per la polemica. Ma la questione va ora in tribunale

 

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2 Commenti:

15 Maggio 2011, 12:24

L'Italia non è abituata a questo tipo di operazioni e nel passato le ha quasi sempre snobbate avendo come risultato che altri utilizzavano il nome come se fosse gratuito. Pensiamo a Venezia ed a las vegas. Ora che si cominciano a muovere le acque l interesse cresce ed il primo che arriva bene alloggia lucrando sulla "ignoranza " del potenziale che abbiamo e del quale nemmeno ci rendiamo contodella valle ci è arrivato per primo e nella mentalità del funzionario pubblico che vedeva il colosseo come un fonte di costi non gli è parso vero di trasformarlo in ricavi. Vale200 milioni?.e' possibile però lo vengono a dire , senza prove, solo dopo che qualcuno ha pagato 25 milioni e chi ce lo dice ? un sindacalista ...o un portavoce di volkswagen. E' possibile che ci sia la tangente mi stupirei che non ci fosse ma nè il sidacalista nè la volkswagen possono fare i santarellini. Se ci mettiamo su questa strade un bella fonte di incassi necessari ai beni culturali se ne v a pallino perchè nessuno più vorrà fare qualcosa

27 Ottobre 2012, 22:08

Timeo Danaos et dona ferentes

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