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ottimismo

Secondo gli operatori immobiliari italiani sarebbero i prezzi alti e la stretta creditizia i principali fattori che frenano la ripresa del mercato. È questo il sentiment rilevato dall'ufficio studi idealista.it, il primo marketplace immobiliare italiano, che ha raccolto la valutazione di 303 professionisti sull'attuale fase del mercato. Ma a prevalere è l'ottimismo fondato su due buone idee

Se tra gli operatori, infatti, sembrano prevalere le preoccupazioni per l'incerto quadro economico generale, tanto che l'uscita dalla crisi viene percepita ancora lontana, ma la maggior parte di essi si dice anche fiducioso per il futuro

Sono i dati a parlare: per il 43% degli intervistati, infatti, nella prima metà dell'anno l'andamento delle compravendite è andata peggio dello stesso periodo dell'anno scorso, con una contrazione degli affari che nel 29% dei casi ha superato il 20%

I motivi? dalle risposte dei panelisti si scopre che mettono al primo posto le pretese esagerate dei proprietari (52%), la stretta operata dalle banche (26%) e acquirenti con disponibilitá sempre più ridotte o disposti ad offrire meno di quanto richiesto (22%)

Ecco chi frena la ripresa secondo gli agenti immobiliari

La soluzione? i professionisti sembrano d'accordo su questo punto: che le banche riaprano i rubinetti, e che i proprietari capiscano che i tempi sono cambiati e i prezzi anche

Ma se la stretta creditizia è indipendente dalla volontà dei professionisti immobiliari, suli prezzi possono intervenire. Anche se la soluzione più accreditata sta sul web

Ecco chi frena la ripresa secondo gli agenti immobiliari

Ecco chi frena la ripresa secondo gli agenti immobiliari

L'indagine ha evidenziato che la fiducia nel web è ben risposta: vi destinano parte del budget di marketing praticamente 99 agenzia su 100 e per un terzo di queste, più della metà delle vendite proviene proprio dai contatti via internet

Ecco chi frena la ripresa secondo gli agenti immobiliari

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30 Commenti:

27 Giugno 2011, 13:09

Cos'altro potrebbero mai sostenere gli ai se non che i prezzi sono troppo alti? lo dicono sempre, anche durante la bolla lo dicevano. Ne ho inviati molti a dimostrarmelo: mai ottenuto niente. Ovviamente, nel mucchio c'è sempre qualche venditore fuori mercato. Di quì a farne una regola ce ne corre.

Un ai, fra i pocchissimi abbastanza seri mai incontrati, mi diceva che se le banche avessero concesso tutti i mutui richiesti, quest'anno la performance sarebbe stato persino meglio del 2007.

C'è crisi (globale non settoriale), nessuno lo nega. Ma c'è anche domanda, cosa altrettato evidente. Questo per la mia zona, naturalmente.

1 Luglio 2011, 14:50

In reply to by anonimo (not verified)

Se le banche avessero concesso tutti i mutui, così come succedeva fino a 2-3 anni fa.. Avrebbero chiuso tutte, dalla prima all'ultima..
Ci sono domanda ed offerta dappertutto.. Ogni immobile ha un prezzo.. Se chi vende vuole fare l'affare, non è certo questo il periodo..
Ogni immobile a prezzo di mercato si vende ed anche in un lasso di tempo ristretto.

gianluca
27 Giugno 2011, 14:33

Un ai, fra i pocchissimi abbastanza seri mai incontrati, mi diceva che se le banche avessero concesso tutti i mutui richiesti, quest'anno la performance sarebbe stato persino meglio del 2007. Condizione che dovrebbe essere equiparata ad un'identica disponibilità all'erogazione nel 2007. Ma le assicuro che le banche italiane non sono mai state di manica larga, neppure nel momento del picco immobiliare. E questo non certo per merito delle nostre banche ma per le procedure oltremodo complesse di rivalsa sugli immobili in garanzia che hanno sempre reso guardinghi gli istituti di credito nei confronti di chi non disponeva di garanzie adeguate. Situazione tanto più evidente quando si è presentato il problema dei mutui subprime che nel concreto hanno coinvolto i nostri più importanti istituti non per le erogazioni di finanziamenti italiani ma perchè le stesse avevano investito in titoli derivati che garantivano i mutui concessi nel mercato statunitense.

Experto avalado por idealista
27 Giugno 2011, 14:32

I prezzi (medi) devono essere sempre messi in relazione agli anni di stipendio (medio).
In questi ultimi anni, con l'entrata dell'euro, il potere di acquisto degli italiani è crollato e l'abbassamento del costo del denaro ha permesso a tanta gente di stipulare mutui di durata mai vista negli anni precedenti.
Se i prezzi delle case fossero anche quelli precedenti all'euro, aumentati dell'inflazione, questi sarebbero comunque alti sia per gli stipendi (che non si sono adeguati), sia per la precarietà del lavoro.
Ovviamente la domanda c'è perché la casa è una necessità, ma l'attuale comportamento delle banche evidentemente rispecchia la fiducia da esse riposta nel mercato immobiliare, da intendersi come la possibilità di quest'ultimo di essere sostenuto dalle attuali capacità di spesa di un acquirente medio, della sua capacità di contrarre un mutuo e di pagarlo.

27 Giugno 2011, 15:37

L'utente Gianluca, anche questa volta, a ben delineato la situanziane passata e presente. Le banche non sono mai state di manica larga, salvo per il noto perioodo e per le note ragioni (derivati e altre porcherie di ingegneria finanziaria).

Tutto il resto è la solita aria fritta che nulla ha che vedere con il mercato. I mutui vengono cmq concessi, e ciò in misura superiore agli anni 80. Pertanto, soetenere che l'intero sistema bancario non ha fiducia nell'immobiliare non corrisponde al vero (come già dimostrato un miliardo di volte). Quello dei mutuiè un segmento importante come altri. Alcune banche hanno fatto altre scelte, mentre altre ci sono buttate a capo fitto. Ma nessuno ha notato che la pubblicità dei mutui è ovunque? non solo internet, o tv locali ma anche network ndi mazionale respiro. Oltre che sul cartaceo.

La durata del mutui si è allungata? e allora? dov'è il problema? diminuita la generale capacità di risparmio, non poteva essere altrimenti. L'offerta creditizia. L'affitto è forse regalato?

Le case si vendono a chi ha i soldi. Come da sempre. La crisi ha ridotto questa possibilità? se ne prende atto, tenendo oltresì presente che l'80% delle famiglie italiane già vive in immobili di proprietà.

27 Giugno 2011, 22:12

In reply to by anonimo (not verified)

Tutto il resto è la solita aria fritta che nulla ha che vedere con il mercato. I mutui vengono cmq concessi, e ciò in misura superiore agli anni 80.

Certamente perché negli anni 80 l'inflazione era del 12% annuo ed essendoci condizioni sociali nettamente migliori la percentuale di persone in grado di comprarsi una casa in contanti era sicuramente maggiore di quella attuale. La popolazione inoltre era minore etc etc pertanto, soetenere che l'intero sistema bancario non ha fiducia nell'immobiliare non corrisponde al vero (come già dimostrato un miliardo di volte). Chi lo avrebbe dimostrato? da quando le banche non erogano più mutui come anni fa il mercato ha subito una contrazione, del resto, se le banche avessero mantenuto la stessa fiducia non leggeremmo articoli come questo. Quello dei mutuiè un segmento importante come altri. Alcune banche hanno fatto altre scelte, mentre altre ci sono buttate a capo fitto. Ma nessuno ha notato che la pubblicità dei mutui è ovunque? non solo internet, o tv locali ma anche network ndi mazionale respiro.. Che c'entra? le banche guadagnano erogando mutui. Ci mancherebbe anche che le banche non facessero pubblicità a quello che è una delle loro ragioni principali di esistenza e di guadagno. La durata del mutui si è allungata? e allora? dov'è il problema? diminuita la generale capacità di risparmio, non poteva essere altrimenti. Fallo tu un mutuo a 30 anni per il 40% delle tue entrate familiari, sempre che te lo concedano, e poi te ne accorgi sulla tua pelle dov'è il problema. E poi "non poteva esser altrimenti" rispetto a cosa? l'offerta creditizia. L'affitto è forse regalato? le case si vendono a chi ha i soldi. Come da sempre. No. C'è una sottile ma fondamentale differenza: le case, decide di comprarle o meno, chi ha i soldi, ed è per questo che ad oggi chi ha una certa liquidità ancora aspetta a comprarsi casa tra gli insulti di varia natura, unica consolazione, di vari "signori" che frequentano questo forum

27 Giugno 2011, 15:45

Nonostante la crisi generale e tutte le difficoltà ad essa legate, si vendono più case adesso che negli anni 80. E ciò in senso assoluto,ossia numerico e quindi non relativo. Ci sarà una ragione oppure si continuerà a far finta di niente?

27 Giugno 2011, 16:28

.... peccato che gli utenti sn i clienti e noi nn siamo banchieri, quindi nn possiamo scrivere le regole in quella direzione!!!!
..... visto ke si è trovato il freno, ci sar pur da qualke parte "un meccanico" in grado di sbloccarlo???
Oppure sn in ferie....????

27 Giugno 2011, 16:54

Un ai, fra i pocchissimi abbastanza seri mai incontrati, mi diceva che se le banche avessero concesso tutti i mutui richiesti, quest'anno la performance sarebbe stato persino meglio del 2007. Che umorista il suo AI, da notare che il signore lo indica serio perchè il suddetto AI dice cose a lui congeniali. Proprio indice di serietà. che i prezzi siano ancora molto alti poi mi sembra una cosa scontata.

27 Giugno 2011, 17:12

In reply to by anonimo (not verified)

Che umorista il suo AI, da notare che il signore lo indica serio perchè il suddetto AI dice cose a lui congeniali. Questa è un sua congettura basata sul nulla. Si deve replicare per quello che è, altrimenti siamo sempre al solito laido espediente di attribuire cose mai sostenute. Che i prezzi siano ancora molto alti poi mi sembra una cosa scontata. Il mercato non è scontato, il mercato è mercato. Punto e a capo. I prezzi scenderanno/saliranno dove,quando e come si creeranno i presupposti per che ciò accada. Altrimenti, come al solito, e solo della gran aria fritta. Co sì come non si perde mai l'occasione per esprimersi in termini generali, quando, lo sanno anche i sassi il mercato è estremamente locale nonchè variegato e multiforme. Se non si è capito questo.. Non si hanno i soldi per comprare? si rimane in affittucccio caldo caldo, oppure con mamma e papà. come è sempre stato e sempre sarà!

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