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In fondo in fondo, stiamo meglio o peggio di qualche mese fa? il responsabile del broker spagnolo Carax.com , Pablo garcia, che si occupa di investimenti istituzionali, ci invita a fare questo esercizio di riflessione: stiamo meglio o peggio di qualche mese fa? per pensarci razionalmente garcía ci dá spunti concreti a sostegno della visione positiva e di quella negativa. Leggete qui

Spunti positivi

1. Tagli economici: a novembre ancora avevamo un Italia con berlusconi che discuteva in europa le misure da prendere e papandreu che spingeva per il famoso referendum perchè i suoi tagli venissero approvati dai cittadini greci. I tagli ora sono stati accettati con rassegnazione dai paesi europei che li stanno aumentando

2. Cambi di governo: le ultime elezioni in vari paesi europei hanno significato un maggiore appoggio dai cittadini per aumentare le misure che esige europa, soprattutto per i paesi periferici

3. Coordinamento delle banche centrali: l'accordo mondiale tra le banche centrali è stato un toccasana per i mercati per quanto riguarda l'apporto di denaro alle banche

4. Tagli dei tassi bce: con il taglio degli interessi (-50 punti percentuali) siamo tornati ai minimi storici  (1%). Nonostante questo non si scarta l'idea di vedere scendere ancora il prezzo del denaro nel 2012

5. Vendita del debito: nonostante si sia pagata cara, gli stati europei sono riusciti a incrociare la domanda per finanziarsi

6. Posizione forte della germania: anche se prendendosi qualche critica, dobbiamo riconoscere che la germania ha assunto le redini e il peso di trainare la zona euro, e quindi l'unione europea. L'assunzione dei criteri di rigore voluti dalla germania dovrebbero avere effetti positivi a lungo termine

7. Unione fiscale: era un mito qualche anno fa e ora invece è sempre più probabile. Dopo la nascita dell'eurozona, era un compito in sospeso che nei momenti vacche grasse era impossibile raggiungere

8. Fiducia dei mercati: fondamentalmente crediamo che i valori di mercati sono poco cari, indipendentemente dal fatto che evidentemente ci sono ragioni che giustificano la cauta di numerosi settori e valori. Nonostante questo, crediamo che il denaro c'è e che verrà fuori nel medio periodo

Spunti negativi

1. Crisi del debito: la mancanza di fiducia dei mercati ha scombussolato i mercati del debito sovrano. Gli stati si finanziano in modo più caro e l'effetto repellente sul finanziamento privato mette in difficoltà la ripresa economica

2. Scarso determinazione della bce: la soluzione dei problemi dell'europa non è fare una politica monetaria più espansiva (tagli dei tassi). L'immobilismo e la recessione economica potrebbero essere dietro l'angolo

3. Mancanza di liquidità: il mercato interbancario si è rotto a causa della mancanza di fiducia nella quale si trovano le banche. La difficoltà è maggiore per colpa della paralisi del mercato dei finanziamenti via emissione del debito. Personalmente credo che il problema sia la mancanza di circolazione, più che la liquidità di denaro in sè o il costo del denaro. Le banche continuano a depositare liquidità nella bce! per tanto, il taglio degli interessi ha un effetto insignificante, soprattutto con il costo del denaro ai minimi. Le redini di tutto, insomma, ce l'ha la fiducia, se si riprende questa, anche i problemi interbancari si risolaveranno a medio termine. Il problema è che questa situzione si trascina dalla fatidica estate del 2007 e comincia ad incancrenirsi

4. Dati macroeconomici: le prospettive macroeconomiche continuano a soffrire revisioni continue al ribasso. Se l'ocse e l'fmi fossero i primi, dopo ci cadrebbero tutti. La recessione di alcuni paesi è dietro l'angolo. E attenzione al quarto trimestre 2011

5. Microeconomia: i dividendi per azione (bpa) stimati dagli analisti per le aziendedel stoxx600 soffrono ribassi di 50 punti basici ogni quindici giorni approssimativamente. E crediamo che il punto di inflessione ancora non sia arrivato. Nonostante questo, sicuramente possiamo osservare come appena si entra nel 2012 ci sarà la famosa mancata frenata degli analisti che potrebbero dire che i risultati, per quanto non buoni, potrebbero essere migliori del previsto

6. Agenzie di rating: anche se forse fino a qualche mese fa si incolpava le agenzie di rating dell'accaduto, crediamo che non sono altro che un pezzo sbagliato nel puzzle dell'economia contemporanea. Ma la cosa certa è che dal momento che le aziende pagano le agenzie per essere qualificate nelle diverse emissioni di debito e queste dipendono da questa qualificazione, il sistema è viziato

7. La francia non traina il carro: germania si è presa molte critiche per la sua intransigenza, anche se crediamo che la francia non è stata abbastanza corraggiosa nella risoluzione dei problemi della vecchia europa. Si vediamo chiaramente che l'invenzione della ue è un'idea franco-alemana, crediamo che la francia non si è impegnata a sufficienza come l'altro paese

8. Il regno unito non è un problema, nè la soluzione: "non sono un problema, ma non sono la soluzione". Il regno unito non cercò l'aiuto della ue quando dovette salvare le sue banche. La sua posizione a riguardo è coerente e stoica, anche se evidentemente per niente altruista. In ogni caso, qualcuno davvero si aspettava qualcosa da loro?

 

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