Dai dati provvisori del censimento istat 2011 arrivano le prime informazioni sul numero degli edifici in Italia e sulle loro caratteristiche strutturali. Rispetto al precedente censimento del 2001, il numero degli edifici nel nostro paese è aumentato dell'11% arrivando a quota 14 milioni. Gli edifici residenziali sono il 4,3% in più di dieci anni fa, ovvero più di 11 milioni. 28.863.604 sono invece le abitazioni, il 5,8% in più rispetto al 2001. Di queste, circa l'83% (23.998.381) è occupato da persone residenti
Oltre al censimento degli edifici, l'istat ha realizzato anche il censimento di 9.607.577 numeri civici. Il 53, 42% di questi è di tipo abitativo, mentre il 45,94% è di tipo non abitativo (esercizi commerciali a piano strada, unità produttive, garage). Lo o,64% corrisponde invece a "complessi di edifici non abitativi", come ospedali, università, centri commerciali e caserme
Facendo un confronto tra il numero di interni ad uso abitativo corrispondente a ciascun numero civico e il numero di famiglie registrate all'anagrafe, l'istat ha rilevato la presenza di 2.708.087 potenziali abitazioni non occupate o occupate da famiglie non registrate all'anagrafe
5 Commenti:
La presenza dei migranti avrà contribuito all'incremento della popolazione givane.
Forse la smetteranno di cementificare inutilmente tutta l'Italia ora che nessuno gli compra i loro loculi...
Su questo penso siamo tutti d'accordo, proprietari di casa e non: basta costruire e basta cementificare, piuttosto si alla campagna e più spazio ai valori. Tanto di case ce ne sono pure troppe, sia per chi vuole comprarle (si ricomprassero quelle già costruite) sia per chi deve andare in affitto.
Mi associo, basta cemento (in tutti i sensi)
I costruttori pensassero solo alle ristrutturazioni
I costruttori prendessero armi e bagagli e se ne andassero all'estero che fanno solo bene! e se si portano anche quelli delle agenzie immobiliari ancora meglio...
Fantastico... milioni di appartamenti (vuoti) e milioni di persone che non possono comprare casa...
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