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Troppi esperti e nessuno ammette la verità: in Italia è esplosa la bolla immobiliare

Articolo scritto per idealista/news da massimiliano podestà di realpodestate

Le condizioni meteorologiche attuali forse non aiutano le nostre capacità intellettive, il caldo imperversa portando addirittura temperature estive in estate (pazzesco!), ci risulta tuttavia arduo comprendere alcune dichiarazioni lette in seguito alla nota relativa al i trimestre 2012 dell'agenzia del territorio diffusa lo scorso 19 giugno

Come già scritto in precedenza, non possiamo fare a meno di notare il fatto che in Italia prolìferino gli esperti ed i vaticinatori, pur in mancanza di dati freschi, affidabili e continui, soprattutto per quanto concerne il mercato immobiliare

Praticamente tutte le principali testate giornalistiche hanno una redazione economica, nessuna ha una specifica sezione dedicata all'immobiliare, formata da esperti del settore in grado di documentarsi e produrre quotidianamente aggiornamenti credibili e validi, sebbene il settore muova circa 20 punti di pil ogni anno

Ecco dunque che gli "esperti" vengono chiamati in causa per commentare o interpretare i pochi numeri a disposizione. Ci dovrebbe deprimere ed innervosire come questi scrutatori delle sfere cristalline riescano a voltar gabbana nel giro di poco tempo, senza veder minimamente scalfita la propria credibilità; al contrario ci diverte, soltanto perché abbiamo sviluppato l'abitudine a prendere poco sul serio chi si prende troppo sul serio

"L'ipocrisia è l'omaggio che la verità rende all'errore" scriveva george bernard shaw e forse aveva ragione

Andiamo per ordine

I dati reali a confronto

2006 transazioni mercato residenziale - 869.000
2007 transazioni mercato residenziale - 806.000 (-7.4%)
2008 transazioni mercato residenziale - 683.700 (-15% dal 2007, -21% dal 2006)
2009 transazioni mercato residenziale - 609.000 (-10% dal 2008, -30% dal 2006)
2010 transazioni mercato residenziale - 611.800 (+0.4% dal 2009, -29% dal 2006)
2011 transazioni mercato residenziale - 598.224 (-2% dal 2010, -31% dal 2006)
2012 transazioni mercato residenziale i trimestre - 110.021 (proiezione anno 2012 - 460.000 pari a -47% dal 2006)

Troppi esperti e nessuno ammette la verità: in Italia è esplosa la bolla immobiliare

Alla luce dei dati reali e delle proiezioni appena esposte, ci domandiamo: quando il censis lanciava, lo scorso 19 aprile, l'allarme di un possibile crollo dei valori compreso tra il 20 ed il 50% era poi tanto lontano da una possibile realtà?

Pur con i dovuti distinguo, non crediamo infatti valida la tesi secondo cui sarebbe l'imu la causa della discesa dei prezzi, a fronte di un calo drastico della domanda e di un numero di transazioni che, se confermato, sarebbe del 50% inferiore rispetto a picco storico del 2006, in un normale mercato in cui i prezzi seguono la legge della domanda e dell'offerta verrebbe da sé l'aspettativa di un riallineamento dei valori in conseguenza dei volumi

Saremmo inoltre miopi se ignorassimo che la domanda di mutui è in costante diminuzione ormai da anni, come la percentuale di mutui concessi rispetto a quelli richiesti e come, infine, la percentuale di mutuo accordata rispetto al prezzo dell'immobile (attualmente in media pari al 40/50%, ben lontana dai picchi storici del 100%)

Fin qui l'effetto, non certo la causa

Ed è proprio a questo punto che ci aspetteremmo l'attenta analisi degli "esperti" in grado di interpretare il momento e prevedere eventuali scenari. Invece tutto tace, o peggio, praticamente Nessuno trova il coraggio di dire ciò che andrebbe detto per il bene del paese, delle famiglie, dell'economia

Senza volerci nemmeno lontanamente accostare a questi grandi studiosi della materia, riteniamo molto umilmente che l'attuale crisi abbia radici lontane, precedenti addirittura il picco del 2006

I volumi avevano già raggiunto un acme considerevole verso la fine degli anni '90, basti pensare che nel 2001 si sono vendute 690.000 unità residenziali, pari a circa il 50% in più rispetto al 1992 quando se ne erano vendute 467.000

Poi l'arrivo della moneta unica ha lanciato volumi (e prezzi) al rialzo innaturale per ulteriori 5/6 anni, ben oltre le reali necessità abitative e, soprattutto, troppo in alto rispetto alle capacità reddituali dei cittadini, complici le banche che si dimostravano eccessivamente leggere nelle proprie valutazioni e nelle concessioni dei mutui, complice l'effetto cambio che ha dato a tutti la sensazione di spendere mille lire quando se ne stavano spendendo poco meno di duemila, complice la mancata rivalutazione degli stipendi (recentemente documentata dall'istat), complice infine una tassazione immobiliare ai minimi rispetto al resto dell'europa

Sembrava di trovarsi dentro ad un casinò nel quale tutti scommettevano, giocavano, si divertivano, prendendo soldi in prestito, come se non ci fosse un domani. Qualcuno ha anche vinto, vendendo in euro case acquistate in lire, sebbene oggi non lo voglia ammettere; sono gli stessi che ora non sono disposti a cedere nemmeno qualche migliaio di euro, convinti ormai che si vinca ogni volta che si punta

Ha vinto anche qualche costruttore, piccolo o grande, che aveva terreni agricoli comprati in lire magicamente trasformati in edificabili per presunte "carenze abitative territoriali" o chi, grazie all'ennesimo condono edilizio, è riuscito a vendere a caro prezzo gli abusi commessi

Ecco perché non riusciamo a comprendere alcune contraddizioni, talmente forti da rasentare il paradosso, come le dichiarazioni di Paolo righi, presidente nazionale della fiaip (la principale associazione di agenti immobiliari in Italia della quale anche noi facciamo parte) che, dopo aver annunciato il 22 maggio scorso una "giacenza" di ben 1,2 milioni di abitazioni invendute (fonte: idealista), numero ribadito anche nel corso della trasmissione salvadanaio su radio24 del 20 giugno, invia un comunicato ufficiale per negare con fermezza la possibilità di una bolla immobiliare

Stessa cosa vale per Paolo buzzetti (presidente dell'ance) che nel 2008 dichiarava:  «in Italia, non c'è né ci sarà alcuna bolla immobiliare», ribadendolo anche nel 2010 e, in ultimo, pochi giorni fa dopo la pubblicazione della nota trimestrale dell'agenzia del territorio

Ci spiazza poi mario breglia (presidente di scenari immobiliari) il quale, dopo aver previsto più volte la ripresa dal 2008 in avanti, fino a dichiarare nel settembre del 2010 che la crisi aveva ormai «girato la boa» , ha reagito agli ultimi dati con un secco:  «tutti sono stupiti dal "crollo" delle compravendite nel primo trimestre 2012 annunciato dall’agenzia del territorio. La vera stranezza era nel dato diffuso nei due trimestri precedenti, con cali praticamente irrisori»
Vogliamo però riconoscere l'indiscutibile primato a colombo clerici (presidente di assoedilizia) il quale, dopo aver dichiarato nell'ottobre del 2008 di non avere  «nessuna preoccupazione di rischio crack del mercato immobiliare» , ha così commentato gli ultimi dati:  «contrazione delle compravendite, eravamo stati facili profeti».

Per chi non avesse chiaro il concetto, ci limitiamo a copiare la semplice quanto esaustiva definizione che ne dà wikipedia: "la bolla immobiliare è un tipo di bolla speculativa che si presenta periodicamente nei mercati immobiliari locali, o anche globalmente. È caratterizzata da un rapido aumento dei prezzi immobiliari che si portano a livelli insostenibili in rapporto ai redditimedi o ad altri parametri economici."

Ora diamo un'occhiata al potere d'acquisto degli italiani:
 
I dati sono aggiornati al 2009 ma crediamo appaia con un'evidenza disarmante l'insostenibilità degli attuali prezzi nella situazione reddituale ed economica in cui si trova il nostro paese.
Come potremmo definirla se non "bolla immobiliare"?

Troppi esperti e nessuno ammette la verità: in Italia è esplosa la bolla immobiliare

Lo scenario

Siamo per natura degli inguaribili ottimisti e non vogliamo certo apparire come la cassandra della situazione, tuttavia l'ottimismo non dovrebbe essere confuso con la cecità o la compiacenza.
Ben consci dell'importanza che l'agente immobiliare riveste in una trattativa, fin dal momento in cui il venditore riflette sulla possibilità di diventare tale, crediamo sia inutile, per non dire scorretto, avere un approccio pietista e compassionevole nei confronti di chi ha la pretesa di rimanere a suonare mentre la nave affonda. Meglio guidare i passeggeri verso le scialuppe, aiutarli a perdere il meno possibile e farci carico del ruolo che ci spetta

Più volte abbiamo scritto in questi anni che i venditori potrebbero e dovrebbero portare a proprio vantaggio l'attuale situazione: vendere a meno del previsto per comprare bene, invece di attendere l'amatore (figura mitologica come il minotauro e la chimera) continuando a svalutare il proprio immobile erodendo la propria serenità, il proprio patrimonio e, in ultimo, il portafogli dell'imprenditore che ha assecondato le sue aspettative e sperpera denari in annunci pubblicitari che nessuno legge seriamente

Condividiamo e rilanciamo l'articolo dello stimato collega giuliano olivati (presidente fiaip Bergamo): immobiliare 2012 - l'anno delle responsabilità, finora inascoltato dai vertici delle organizzazioni, degli uffici studi ma non certamente da quelle famiglie che a fine mese devono far quadrare i conti e che, numeri alla mano, stanno rinunciando all'acquisto della casa.

Vediamo il settore immobiliare stretto ora in una morsa di concause delle quali è vittima e carnefice al tempo stesso:

- Eccessiva tassazione globale per i cittadini
- Insostenibile tassazione per le imprese che, per sopravvivere, chiudono o delocalizzano generando altra disoccupazione
- Costi di gestione delle case in crescita continua (utenze ed imu sono solo alcuni aspetti di un patrimonio vetusto che avrebbe bisogno di drastici interventi di recupero strutturale nonché di miglioramento dell'efficienza energetica)
- Carenza di liquidità da parte delle banche
- Erosione del risparmio nelle famiglie per far fronte al momento di difficoltà
- Prezzi di acquisto richiesti troppo alti
- Giacenza di invenduto, sia nel nuovo che nell'usato, ben al di sopra di ciò che la domanda è in grado di smaltire
- Pletorica offerta globale aggiuntiva derivante dalle dismissioni di enti pubblici, previdenziali o privati
- Basso livello qualitativo dell'offerta immobiliare
- Grave carenza di infrastrutture promesse e mai realizzate che valorizzerebbero le varie "nuove municipalità" create ai margini delle metropoli
- Sfiducia o eccessivo attendismo da parte degli investitori immobiliari


La casa, che passione!

Agli italiani piace essere proprietari di immobili, possedere a casa in cui vivono, questa è la sola certezza che ci fa ben sperare per una ripresa del mercato a patto, sia chiaro, che i prezzi arrivino ad incontrare la domanda, rianimando conseguentemente anche il credito bancario.
Va detto infatti che le perizie attuali sono ben lontane dai valori attesi, quindi diminuisce per la banca il capitale a garanzia del prestito richiesto.

Dal canto loro gli acquirenti che hanno la disponibilità economica per affrontare "il passo" dovrebbero svestire quei ridicoli panni da consumati affaristi di wall street e, una volta trovato ciò che stanno cercando, farsi sotto in modo deciso, con offerte concrete mirate ad acquistare piuttosto che a perdere l'immobile.
Quando si acquista la casa "per la vita" si sta investendo a lungo termine e, alla fine, non farà molta differenza se riuscirò a spuntare ancora un 5/6% di ulteriore sconto su un prezzo magari già attualizzato (alcuni lo sono) perché i cicli immobiliari andrebbero letti con almeno 10 anni di intervallo dunque, francamente, non abbiamo possibilità di conoscere il valore che quella casa avrà nel 2022!


Il valore della casa

Invitiamo i venditori a riflettere attentamente sul valore economico del "godimento del bene", spesso trascurato.
Si è portati a pensare che un'immobile pagato, ad esempio, 100.000 nel 2005 debba essere rivenduto almeno alla stessa cifra oggi per non rimetterci il capitale; riteniamo che il ragionamento sia fuorviante perchè non tiene conto del risparmio derivante dal possesso. Se avessimo tenuto "immobile" quel capitale per conservarlo e contemporaneamente avessimo abitato la nostra casa in affitto, avremmo speso almeno un 3% all'anno, pari a circa 24.000 euro in 8 anni. Il nostro capitale ad oggi non sarebbe più di 100.000, bensì di 76.000!
Quindi smettiamola di chiedere 120.000 euro per la nostra casa e collochiamola in vendita ad un prezzo realizzabile e più consono al momento in cui viviamo, gli acquirenti si faranno avanti.

Lo stato cosa può fare?

Al governo non chiediamo di eliminare l'imu (una tassa sul possesso degli immobili è presente in tutti i paesi civilizzati) piuttosto di mirare con forza e determinazione ad un pur lento ma indispensabile rinnovamento del patrimonio edilizio italiano

La cronaca recente ci ha drammaticamente aperto gli occhi: l'Italia è un paese sismico, tutta l'Italia è sismica, inutile attendere conferenze per ridisegnare la mappa di quali regioni lo sono maggiormente e quali invece hanno rischi minori.

Perché non vincolare il rilascio dei permessi di costruire alla progettazione e realizzazione di fabbricati antisismici? perché non obbligare le imprese edili a costruire solo edifici ad alta efficienza energetica, pretendendo come minimo la classe b, esattamente come avviene con le automobili?

Perché non imporre a chi costruisce grandi opere, come i centri commerciali, la più alta efficienza energetica esistente e la produzione di elettricità mediante fonti rinnovabili non inquinanti, mirando finalmente ad una riduzione dei consumi?

Siamo certi che interventi di recupero del patrimonio esistente combinati con l'offerta di nuovi edifici ad impatto zero (magari realizzati sulle ceneri degli obbrobri di cemento che deturpano le periferie) potrebbero rilanciare seriamente gli investimenti nel settore, anche dall'estero

Il dibattito sulla bolla immobiliare in Italia. C'è chi dice no
 

Vedi i commenti (163) / Commento

163 Commenti:

25 Giugno 2012, 18:00

In reply to by matteo (not verified)

Quoto alla grande Matteo... credo che proprio in questi momenti si abbia bisogno di un bene rifugio come quello di una casa... poi se si riesce a spuntare un prezzo vantaggioso tanto di guadagnato, ma per le case belle che serve come prima casa non vedo tutti questi ribassi...altro discorso è se per investimento x eventuali affitti, in quel caso è chiaro che è business e vanno bene anche i quartieri periferici a sconto

25 Giugno 2012, 18:02

Compra allora
Che almeno le ntn aumentano
Ognuno fa i suoi ragionamenti
Solo ex post si potrà vedere chi ha avuto la vista lunga

Ci sono acquisti riusciti, di qualsiasi tipo, riusciti ed altri no
Ci sono rinunce o posticipazioni all'acquisto riuscite e non

Nella seconda metà anni 90 ho rinunciato a comprare un immobile e ho fatto un'emerita capzata
Ma ho anche rinunciato (perchè ci avevo riflettuto sopra) a comprare obbligazioni argentine e qui ci ho preso

Nel novembre 2011 ho comprato bot semestrali mentre molti non li hanno comprati
Ci ho riflettuto sopra, parecchio dato clima di incertezza e mia propensione al rischio, ho fatto le mie valutazioni e ho deciso di comprare: ottima scelta (adesso sono di nuovo sul c/c con relativi interessi, molto buoni per un semestrale, devo decidere che fare ora)

Insomma ognuno fa le sue valutazioni, con le info che raccoglie, in base alla sua situazione personale
A volte ci prendi a volte no
A priori nessuna scelta è la migliore sicuri al 100% (ma anche al 90% guarda)

MUROMAESTRO
25 Giugno 2012, 18:58

In reply to by anonimo (not verified)

Effettivamente non si capisce dove siano tutti questi problemi se i prezzi scendessero.

Chi ha gia' una casa e compra per una sostituzione, semplicemente venderà a meno e comprerà a meno. Non gli cambiera' la vita

Chi ha comprato da parecchi anni una seconda/terza casa per investimento (pagandola la meta' dei prezzi attuali) e non ha intenzione di vendere (ovvero la maggioranza), continuera' semplicemente ad affittarla ricavandoci un po' meno per l' aumento dell' ici (sempre che le cose rimangano cosi' anche l' anno prossimo quando avremo un nuovo governo). Non gli cambiera' la vita

Chi ha comprato da poco una seconda/terza casa per investimento (pagandola molto) e non ha intenzione di vendere, fara' un po' piu' fatica a pagara la rata del mutuo con il canone di affitto. Non gli cambiera' la vita

I grandi proprietari immobiliari che hanno venti appartamenti dati in affitto, continueranno ad affittarli guadagnandoci un po' meno. Ma ne hanno guadagnati per anni talmente tanti che ... non gli cambiera' la vita.

Chi ereditera' un appartamento e lo vorra' vendere ci ricavera' un po' meno del previsto, ma saranno sempre soldi caduti dal cielo. Non gli cambiera' la vita

Quindi chi ci rimettera' davvero se i prezzi crolleranno:

Ci rimetteranno i costruttori che hanno sul groppone migliaia di case che dovranno svendere oppure che non riusciranno nemmeno a svendere, semplicemente perche' le case sono troppe rispetto alla popolazione e perche' si sono costruite case brutte in zone brutte che nessuno vorra' comprare

Ci rimetteranno naturalmente tutti, ma proprio tutti i lavoratori di un comparto che per un po' di anni Sara' clinicamente morto (operai, impiegati, mediatori, geometri, etc.), e tutti i lavoratori di aziende che gravitano intorno alla galassia dell' edilizia (cemento, mattoni, piastrelle, porte, serramenti, vernici, parquet, etc. Etc.)

Ci rimetteranno le banche che hanno prestato fiumi di denaro ai costruttori che non riuscendo a rientrare dei loro crediti, pignoreranno interi stabili e non se ne faranno nulla perche' non riusciranno a venderli (altrimenti li avrebbero venduti i costruttori). Quindi chiederanno ed otterranno soldi dallo stato e dell' europa per non fallire mettendo a rischio i risparmi della gente.

E chi ci guadagnera'?

In teoria chi deve comprare una prima casa per abitarci. In teoria, perche' senza lavoro non ti danno un mtuo e senza mutuo non si compra nulla.

Chi invece i sodi ce li ha, non ha bisogno di alcun mutuo, fara' ottimo shopping immobiliare comprando appartamenti ad ottimi prezzi e mettendoli a reddito con ottime rendite. Magari alla fine di questo ciclo, chi aveva venti appartamenti ne avra' quaranta e chi non ne aveva nemmeno uno Sara' in affitto in uno di quei quaranta appartamenti.

Bello eh!

Direi che hai perfettamente colto il problema!

Quella già in corso in Grecia ed in Spagna e' una guerra. Non si spara un colpo ma e' una guerra. E come in tutte le guerre che ci sono state, i ricchi si arricchiscono ancora di piu e piu velocemente, mentre gli altri rimangono al palo.

Per motivi professionali conosco molte persone che possiedono dieci o magari venti appartamenti che affittano da anni, spesso ereditati da genitori o da nonni.
Questi se ne fregano altamente se i prezzi calano oppure crollano. Nella gran parte dei casi hanno abbastanza denaro per vivere due vite di rendita, e sono abbastanza furbi da cogliere al volo le opportunità offerte di un mercato al ribasso. Compreranno ancora altre case e ci speculeranno ancora piu di prima.

Qui c'è qualcuno che ha visto troppi film, che parla di poteri forti. Ma quali poteri forti, questo si chiama mercato, e ne approfitta chi può approfittarne.
Gli altri, per la gran parte, staranno a guardare i padroni che diventano ancora piu padroni mentre loro si erano illusi di poter diventare padroni anche loro in tempi di saldi.

In futuro, per la gente normale, i soldi saranno troppo pochi anche per comprare a prezzi di prima dell'euro, e finiranno anche i soldi risparmiati dai genitori con i quali i figli hanno campato piu che decorosamente durante le ultime due generazioni.

Fa tenerezza leggere di questi ragazzi che si augurano che il mondo crolli, senza rendersi conto che i primi ad essere spazzati via saranno proprio loro.
Possibile che la storia non ci abbia insegnato che, tecnologia o non tecnologia, web o non web, teletrasporto o non teletrasporto, progresso o non progresso, i grandi proprietari immobiliari durante e dopo la bufera restano sempre in piedi?

Sono stato in spagna il mese scorso da un amico direttore del banco di santander. Minha detto che da un pao di anni ormai ci sono persone che sulla crisi immobiliare stanno decuplicando i loro patrimoni a prezzo di costo, mentre il 50% dei giovani e' disoccupato. Mi auguro per il bene del nostro paese, e dei giovani in particolare, che noi non si faccia la stessa fine. Nessuno può prevederlo, ma augurarselo mi sembra un po' stupido.

26 Giugno 2012, 0:40

In reply to by Razor (not verified)

Quoto in pieno il tuo discorso di buon senso... sante parole.... dovrebbero leggere coloro che qui si augurano o sognano che crolli il mercato immobiliare sperando di fare l'affare del secolo....

25 Giugno 2012, 18:09

Compra allora che almeno le ntn aumentano ognuno fa i suoi ragionamenti solo ex post si potrà vedere chi ha avuto la vista lunga Ma il mio era solo un ragionamento magari anche elementare però in momenti di incertezza per il futuro anche restare liquidi alla fine non credo sia una grande scelta... insomma alla fine un immobile avrà sempre il suo valore e soprattutto se ti serve una casa se non altro te la godi.... a prescindere dalla crisi etc....

25 Giugno 2012, 18:12

Per adesso di certo sul fronte immobiliare c'è
-10% almeno su prezzi immobili (lasciando fuori categoria lusso che non seguo)
- 40% ed oltre ntn rispetto ai massimi
- Imposizione fiscale in crescendo

Rispetto al fronte socioeconomico
- Inasprimento fiscale (in generale)
- Redditi ancora al palo
- Maggiori incertezze lavorative
-Aumento spese per sanità e prestazioni a domanda individuale data revisione criteri isee ed inasprimento controlli

Rispetto al fronte mutui lo seguo poco quindi lascio ad altri le specifiche

Rispetto situazione generale
Grande incertezza riguardo sorti moneta unica (unione europea? doppio binario euro? uscita da euro? e come?)
Bilanci banche ancora non consolidati
Incertezza sul futuro politico italiano a breve

In ogni caso personalmente credo sia meglio allontanarsi dalle zone dove sembrano spingerti le voci di popolo e i mass media .. Volete forse che vogliano il parco buoi in zona di sicurezza? non potrebbero più spennarlo ..

25 Giugno 2012, 18:36

E hai fatto bene, non dar retta ai sedicenti maghi di immobiliare che scrivono su questo sito. Goditi la nuova casa e Tanti auguri

25 Giugno 2012, 19:04

Che massa di buffoni mattonari che scrivono su questo blog...italioti miserelli attaccati all'investimento più idiota che esiste: l'immobiliare!!!
Parlano di cose che non capiscono,non hanno ancora realizzato che sono i poteri forti che hanno ormai deciso che i loro mattoncini varranno di meno eppure loro non si rassegnano...continuano a pensare con i loro cervellini semplici e decerebrati che l'immobile li salverà...
Sono come la rana dentro la pentola che non salta fuori perchè nn sente il calore...poi quando incomincia a sentirlo è già cotta e attaccata alla padella
Penso che per mettervi tutti definitivamente in ginocchio basti un annuncio che decreti ufficialmente che gli immobili non hanno più i valori che i loro proprietari richiedono,altro che porta romana ,piazzale martini o altre cagate....vedrete come rimpiangerete di non avere venduto anni fa,siete patetici e infantili,non capite un tubo di finanza ed economia e parlate di piazzale martini.......siete una massa di trogloditi

25 Giugno 2012, 19:23

In reply to by anonimo (not verified)

Io li chiamere provincialotti,persone che non si sono ancora rese conto che l'investimento immobliare e il settore automobilistico saranno i due campi dove il sangue della crisi scorrerà di più,proprio perchè sono stati per 50 anni il motore della crescita.
Ma ora saranno gli agnelli sacrificali per far nascere altri ,completamente diversi,drivers di crescita

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