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I prestiti alle famiglie tornano a salire: a settembre 2012 si è registrato un aumento del 6% rispetto all'anno precedente. L'intero trimestre chiude in positivo, +1% dal 2011. Numeri come questi non si vedevano dal 2008

I dati eurisc, raccolti da crif, comprendono sia i prestiti personali che quelli finalizzati, e si inseriscono nel solco di una tendenza partita lo scorso maggio (0% della domanda, dopo una serie di percentuali negative precedenti) e interrotta solo a luglio (-4%)

L'andamento della domanda di finanziamenti è stato duramente messo alla prova negli ultimi tre anni, con l'inasprirsi della crisi economica. Tuttavia, rileva crif, le percentuali dell'ultimo anno (in media -5%) si stanno avvicinando nuovamente ai valori fisiologici del mercato. Vietato, però, abbassare la guardia: passerà ancora del tempo prima di recuperare una contrazione complessiva del 20% dal 2008 ad oggi

Esaminando con più attenzione i dati, si scopre che sono i prestiti finalizzati a risollevare l'intero comparto. La loro crescita del +12% a settembre 2012 compensa la persistente debolezza dei prestiti personali bancari, ancora in calo al -1%

La maggior parte dei prestiti personali richiesti prevede una durata superiore ai 5 anni (41% del totale), seguono quelli della fascia compresa fra 2 e 3 anni (poco meno del 20%) e quelli di 1 anno (19%), segno che la difficoltà a restituire gli importi ottenuti è ancora grande. Diverso invece il discorso per i prestiti finalizzati, la cui durata è pari a un anno per quasi un terzo del totale delle richieste

Scende nel complesso, rispetto al 2011, l'entità dei finanziamenti richiesti: il 70% dei prestiti finalizzati è inferiore ai 5 mila euro, il 59% dei prestiti personali si colloca sotto i 12 mila euro. Infine, l'età media dei richiedenti resta sostanzialmente invariata: la maggior parte è compresa nella fascia fra i 35 e i 44 anni

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