Commenti: 38

Si intitola gli insaziabili l'ultimo episodio della trasmissione report, dedicata ai soldi finiti nelle casse dei partiti. Non sempre questi fondi, provenienti dalle tasche dei cittadini, sono stati usati per scopi personali, come i casi della margherita o della lega nord ci hanno insegnato. Ma l'impalcatura che regge una macchina fuori controllo di utilizzo dei rimborsi elettorali è ben più vasta e alcuni patrimoni personali sono davvero sorprendenti

È il caso di Antonio di Pietro, a cui fanno capo 45 proprietà, tra appartamenti, cantine, garage, terreni. Altre 11 sono intestate alla moglie e al figlio maggiore. &Laquo;lei la campagna non ce l’ha?», replica di Pietro alla giornalista. Il geometra massimo d’Andrea, perito di veltri, ha studiato il patrimonio: «il capitale vale, con stima prudenziale, 5,2 milioni. Il 67% della movimentazione economica è successiva al 2001, quando arrivano i rimborsi elettorali»

Di Pietro ribatte: «c’è una sentenza su questo, dove sono giustificati immobili e fondi». Una parte, 1,08 milioni, è stata pagata con dei mutui. Il resto? «col risarcimento danni: a forza di diffamarmi, ho ricevuto qualche milione». Di Pietro, al gip nel 2010, scrive che dalle cause ha avuto «circa un miliardo di lire»

Con 800 milioni, nel ’99, di Pietro compra due appartamenti a busto arsizio: e poi, tramite l’immobiliare «anto.cri.srl» di cui è socio unico («ci pago le tasse, che problema c’è?») ne acquista altri due: uno a Milano, l’altro a Roma. Affittati entrambi all’idv. Nel 2002 altro acquisto: 180 metri quadri a Roma, via merulana. Di Domenico ne parla come «la casa di tonino » e mostra la fattura di una ristrutturazione pagata dal partito. Di Pietro replica: «c’era la sede dell’Italia dei valori». Ma, al giudice, scrive che lì «dal 2000 vive e abita»

Se non visualizzi il box in alto, scarica l'intervista completa in pdf

Ricordiamo ai lettori che con la nuova legge sulla diffamazione che sarà votata con scrutinio segreto dal parlamento, programmi come questo di report non potranno più esistere, in quanto i giornalisti della rai non potranno più sottoporre queste domande

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38 Commenti:

31 Ottobre 2012, 16:01

Ladro di merda

31 Ottobre 2012, 16:01

Ladro di merda

1 Novembre 2012, 17:17

Questa proprio non me la sarei aspettata......!
Il paladino della giustizia....colui che ha di fatto "iniziato" mani pulite !!
Come tutti...come gli altri...!!
Delusione !!

1 Novembre 2012, 18:36

R E S E T, c'è bisogno solo di questo,altrimenti non c'è futuro per i nostri figli (ma neanche per noi!!!)

1 Novembre 2012, 21:12

Questi politici sono una vera delusione parlano bene e razzolano male, ma come si fa ad inculcare fiducia nei giovani con questo andazzo.

2 Novembre 2012, 0:43

È stata una vera delusione

2 Novembre 2012, 15:29

Concordo con anonimo al post#14
Serve un azzeramento totale. Eliminazione completa della classe cosiddetta "politica".

Chi và a fare politica, deve prendere lo stesso stipendio che prendeva da "civile" e il rimborso "motivato" da fatture e scontrini delle spese di viaggio.

Alla fine del mandato,deve avere la stessa anzianità di lavoro che avrebbe avuto col suo lavoro normale.

Ogni "avere" personale deve passare per un controllo della guardia di finanza, prima e dopo il mandato.

Voglio proprio vedere quanti andrebbero a fare"politica" con queste condizioni.

2 Novembre 2012, 16:22

E inutile siamo noi i C______i che facciamo che tutto questo sia possibile. È il momento che ci facciamo sentire nelle piazze sui blog. Se leggiamo i commenti sono tutti di rassegnazione. Ricordiamo che siamo noi che li eleggiamo. Andiamo alle urne e facciamo cancelare il nostro voto dicendo che non vi è nessuno che ci rappresente. Non facciamo come tanti che non si presentano....facciamo così solo i suoi interessi facendogli prendere un voto nullo (nostro) a chi non se lo merita.

2 Novembre 2012, 17:08

Che ci fossero stati arricchimenti strani prima e dopo, già lo sapevamo .... anche se non sapremo mai la reale entità degli investimenti (per non parlare di quanto forse è sfuggito all'estero) utilizzando le decine di milioni di soldi pubblici piovuti dal cielo (usciti dalle nostre tasche); il vero problema, il vero scandalo è la sostanziale impunità di cui sembrano beneficiare alcuni politici (oltre ai risarcimenti stellari per "diffamazione") grazie agli ex compagni di banco, prontissimi ad archiviare accuse e sospetti assolvendo alcuni malgrado l'evidenza dei fatti, ed altrettanto puntuali nel condannare altri avvalendosi di prove inconsistenti o testimonianze inattendibili o semplici illazioni.
Il cancro della democrazia consiste nel trovarsi a giocare una partita truccata, ove l'arbitro non è soggetto a regole e parteggia impunemente e spudoratamente per una squadra, guadagnando in popolarità e spesso assicurandosi una poltrona in parlamento (guarda caso sempre nella corrente avversa all'odiato Berlusconi) ribaltando o condizionando il voto popolare nonché impedendo il diritto di critica bollandolo come diffamazione

2 Novembre 2012, 17:25

Operazione tabula rasa.

Tabula rasa a partire dai consigli comunali sino al parlamento.

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