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Depositate le motivazioni della sentenza con cui lo scorso 4 dicembre la corte costituzionale ha bocciato il porcellum, ovvero la legge elettorale calderoli istituita nel 2005, dichiarando incostituzionali il premio di maggioranza e le liste bloccate

Camere legittime - la consulta ha così motivato la sua decisione e ha spiegato che gli effetti della sentenza valgono solo per il futuro. La sentenza non è retroattiva. Ciò vuol dire che le camere possono continuare il loro lavoro. Prevale, dunque, "il principio fondamentale della continuità dello stato che non è un'astrazione e dunque si realizza in concreto attraverso la continuità in particolare dei suoi organi costituzionali, a cominciare dal parlamento". La consulta ha spiegato che la sentenza "non tocca in alcun modo gli atti posti in essere in conseguenza di quanto stabilito durante il vigore delle norme annullate, compresi gli esiti delle elezioni svoltesi e gli atti adottati dal parlamento eletto"

Quale legge adesso? - nelle sue motivazioni la corte costituzionale ha sottolineato che non c'è un modello da essa imposto, "in quanto quest'ultima lascia alla discrezionalità del legislatore la scelta del sistema che ritenga più idoneo ed efficace in considerazione del contesto storico". Esistono però dei limiti, ovvero "il sistema elettorale, tuttavia, pur costituendo espressione dell'ampia discrezionalità legislativa, non è esente da controllo, essendo sempre censurabile, in sede di giudizio di costituzionalità quando risulti manifestamente irragionevole". La corte ha poi spiegato che l'importante è che sia l'elettore a poter riconoscere chi è l'eletto. Quindi non censura il modello spagnolo, che consiste in un proporzionale con piccole circoscrizioni ciascuna delle quali elegge un minimo di quattro e un massimo di cinque deputati

Sistema proporzionale puro - ma se dovessero essere indette elezioni prima che venga fatta la riforma elettorale, si andrebbe a votare con un sistema proporzionale puro, quindi senza premio di maggioranza e con la possibilità di esprimere una sola preferenza. È questa, infatti, "la normativa che resta in vigore per la dichiarata illegittimità costituzionale delle disposizioni oggetto delle questioni sollevate dalla corte di cassazione"

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14 Gennaio 2014, 9:32

Allora, impariamo che il principio della continuità degli organi di stato è sovrano e resta a fondamento del sistema democratico, repubblicano e rappresentativo.
Dimenticate la barzelletta nella quale si dice che la sovranità appartiene al popolo e la delega al parlamento attraverso leggi legittimamente, democraticamente, legalmente e costituzionalmente costruite, approvate e garantite.
Il parlamento, quale organo dello stato (sovrano assoluto) acquista sovranità dalla continuità e non dalla delega popolare.
Le ultimie elezioni rappresentano un fatto concluso.
Questa conclusione legittima il parlamento così eletto oltre la legittimità costituzionale stessa della legge elettorale quale strumento di elezione.
Si torna quindi al proporzionale puro senza alcun premio di maggioranza, il sistema elettorale dalla quale rifuggiva questo paese divenuto per ciò, ingovernabile.
La corte costituzionale italiana ha impiegato il tempo incredibile di anni 20 (venti - dal 1993 al 2013) per decidere che la legge elettorale valida e in atto fosse incostituzionale.
Se questa legge elettorale tanto vituperate e tanto usata è stata definita come u porcellum, questa sentenza della corte che arriva co venti anni di ritardo, cosa sarà?
Ve lo dico io cosa è:
Una porcata.
Il tutto in linea con la porcata politico-istituzionale idagliana, non c'è che dire. Senzadubbiamente.
Invertita e sovvertita la piramide Kelseniana: in Italia le regole si fanno al momento, al bisogno, sventolando la bandiera istituzionale e costituzionale al vento dell'interesse delle caste e delle corporazioni al potere, abusando dello stesso potere incarnato e distruggendo scientemente la credibilità, la legalità e la legittimità istituzionale di uno stato-farsa, affatto democratico e repubblicano.

Gustavo Gesualdo

14 Gennaio 2014, 13:36

In reply to by anonimo (not verified)

Da come ti esprimi dovresti chiamarti gustavo la canna o gustavo la pera

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