La fiat potrebbe pagare le tasse in Italia: la decisione di trasferire la sede fiscale in gran bretagna da parte della nuova fiat non ha lasciato indifferente il direttore dell'agenzia delle entrate attilio befera. Il numero uno del fisco made in italy ha detto di non voler giudicare la decisione presa dal gruppo trattandosi di un diritto sancito dalla libera circolazione dei capitali, dei beni e dei servizi. Ma la società potrebbe essere costretta a pagare ancora le tasse in Italia se continuerà ad avere in Italia, anche dopo il trasferimento, "stabili organizzazioni e delle società" (tgcom24)
Si accende la lotta per le poltrone in forza Italia: da una parte c'è l'ex presidente della regione Puglia raffaele fitto, dall'altra il nuovo consigliere politico Giovanni toti, in mezzo silvio berlusconi che con l'accordo fatto con renzi sulla legge elettorale cerca di recuperare un posto di primo piano nella politica italiana. Il gruppo dei dirigenti non gradisce l'intraprendenza della nuova leva, che secondo alcuni parlarebbe già da "padrone" e spinge perché l'ex premier nomini l'ufficio di presidenza previsto dallo statuto del partito (repubblica.it)
Cottarelli, il gap sul Cuneo fiscale con gli altri paesi ue si può superare: durante un convegno a Roma, il commissario straordinario per la spending review, carlo cottarelli, ha spiegato che se tutte le risorse che si dovrebbero liberare con la spending review fossero usate per il taglio del Cuneo fiscale, in tre anni sarebbe superato il gap con gli altri paesi di area euro. Cottarelli ha quindi sottolineato il fatto che, per quanto riguarda il Cuneo fiscale, il confronto deve essere fatto non con la cina, ma con gli altri paesi di area euro, "e in questo caso si parla di 30-35 miliardi di euro di differenza, da qui l'obiettivo della spending review di 32 miliardi" (il sole24ore)
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