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Tra opacità e affitti inutili, lo stato spreca un patrimonio immobiliare di 281miliardi

Un patrimonio immobilare stimato di 281miliardi di euro, tra case, palazzi, caserme, fabbricati rurali e opere destinate al culto. Un vero tesoro che fa dello stato italiano uno dei più grandi gestori al mendo di immobili, ma anche uno dei più spreconi. Secondo la ragioneria centrale, infatti, il governo butta via ogni anno oltre un miliardo di euro per pagare gli affitti di sedi e di uffici

Se la ragioneria di stato stima in 281 miliardi di euro il patrimonio dello stato italiano, stime private parlano addirittura di 400miliardi di euro. Secondo l'istituto bruno leoni, il valore degli immobili pubblici "potenzialmente liberi", non necessari ai fini istituzionali, né affittati a terzi, ammonti a 42 miliardi di euro, più di 2,5 % del pil
Eppure nonostante questi numeri a dir poco impressionanti lo stato centrale butta via poco più di un miliardo in canoni da locazione. Ben 176 miliardi vengono spesi contraendo "debiti fuori bilancio", ovvero oltre ai soldi stanziati, altri vengono recuperati spostando i tagli previsti agli anni successivi

Ma a circondare l'ingente patrimonio immobiliare italiano c'è anche un alone di mancata trasparenza. Negli ultimi anni il tesoro ha avviato un'indagine sul patrimonio della pubblica amministrazione, una sorta di "censimento" per chiedere a tutte le amministrazioni di registrare i propri beni sul sito del tesoro. Peccato però che, ad oggi, il 40% delle amminstrazioni non ha ancora comunicato l'ammontare del proprio patrimonio immobiliare. All'appello manca palazzo chigi, se non per il 10% degli uffici coinvolti, gran parte degli organi costituzionali e lo stesso demanio, sebbene sia controllato dal ministro dell'economia

Tra gli obiettivi della spendind review c'è quello di tagliare gli affitti del 92,7%, con una riduzione dal miliardo attuali a 80 milioni. Peccato però che, per farsi un'idea, nell'ultimo anno il calo del monte locazioni è stato di circa lo 0,1%

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