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Conosciuto anche come compromesso, il contratto preliminare di compravendita è un accordo con cui venditore e acquirente definiscono tutte le condizioni di vendita. Il notaio vito pinto, ospite di uno mattina illustra finalità, scadenza ed elementi essenziali di questo contratto con effetto "prenotativo" e come difendersi dai possibili rischi

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www.realessandro.it
1 Giugno 2014, 21:33

Spiace ma il tono rassicurante della figura del Notaio non calza. Se cosi' fosse ben non si comprenderebbero le ragioni per cui i Tribunali Italiano sono ingolfati da contenziosi immobiliari a rogito già eseguito----
Risulta che dopo moltissimi rogiti le parti vanno in contezioso.---- Es: es per agibilità inesistenti, per irregolarità edilizie di varia natura , per revocatorie fallimentari , per gravi vizi costruttivi , per provenienze donative , per provenienze successorie , per retratti di terreni agricoli non assoggettati a prelazione , per prelazioni a favore del conduttore omesse , per residenze turistico alberghiere vendute come residenze normali e quant'altro-----
Neppure la trascrizione del preliminare (seppure consigliabile ) è atto inattaccabile dalle banche che vantano un credito ipotecario che sempre supera il privilegio nascente dalla trascrizione ex art. 2645bis -------
In fatto gli accertamenti devono essere eseguiti molto tempo prima, o meglio prima della prima firma.
Diversamente gli atti appariranno forse formalmente ineccepibili ma sostanzialmente ogni azione di rivalsa costosa ed incerta (spese legali e perizie ) o senza speranza se dopo la vendita il venditore privato si fosse spogliato di ogni bene immobile----o ancora se l'impresa " bidone srl " avesse cessata l'attività e cancellata dal registro delle imprese ( in caso di vizi gravi addio ad ogni speranza )

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